Antonio Fabbri, L’informazione di San Marino: Soldi a San Marino, la Gdf chiede la giustificazione

Antonio Fabbri, L’informazione di San Marino: Soldi a San Marino, la Gdf chiede la giustificazione

L’informazione di San Marino

Un questionario inviato dalle Fiamme Gialle per chiarire i rapporti a San Marino tra il 2009 e il 2014

Soldi a San Marino, la Gdf chiede la giustificazione

Antonio Fabbri

SAN MARINO. L’indagine “Torre d’avorio” passa alla fase due. Così la Guardiadi finanza, nella operazione tributaria al momento più estesa che le fiamme gialle stiano portando avanti, sta inviando ai contribuenti italiani lettere nelle quali chiede, a quelli che detengono soldi a San Marino, di giustificare, per il periodo tra il 2009 e il 2014, la provenienza di quei denari, stante il fatto che non hanno proceduto a fare la voluntary disclosure. Ora, ciò non significa che la presenza
di quei denari sul Titano sia
necessariamente irregolare, ma
le Fiamme Gialle ne chiedono la
“giustificazione”.
E’ d’altra parte quello che era
stato anticipato quando scoppiò
l’operazione Torre d’Avorio.
Quando scattò quell’indagine, a
settembre dello scorso anno, ci fu
una levata di scudi e addirittura
un incontro al Ministero dell’Economia,
che, però, non pare abbia
risolto gran che.
In realtà, probabilmente, si continua
a non capire bene quale
sia il modo di procedere, peraltro
dichiarato, della Gdf di oltre
confine.

Di fatto con l’operazione “Torre d’avorio” le fiamme gialle dicevano: riscontriamo il flusso di 22 miliardi verso San Marino. Sono oltre 21mila i rapporti che monitoriamo. Se tali
contribuenti faranno la disclosure
“nulla questio”, ma a quelli di
cui conosciamo l’esistenza e che
non hanno proceduto alla regolarizzazione
chiederemo conto.
Ecco, siamo a questa fase. Così
la Guardia di Finanza sta inviando
adesso il questionario. “Siamo
passati alla fase operativa

– conferma il Comandante del
Nucleo di Polizia Tributaria di
Forlì, Giuseppe Romanelli (foto)
Siamo all’analisi di questi oltre
ventimila rapporti che abbiamo
individuato. Una analisi divisa
in due tronconi. Una che riguarda
attività di polizia giudiziaria,
relativa ai denari sospettati di
essere provento di reato. L’altra
che riguarda le posizioni da analizzare
dal punto di vista fiscale
”.
Modello Rw, residenza estera,
documentazione variae è quello
che le Fiamme Gialle richiedono
nei questionari inviati. Una volta
ottenute le risposte scatteranno i
veri e propri controlli, ammesso
che le giustificazioni date non
siano state sufficienti. Di lì probabilmente
inizieranno le richieste
ufficiali di assistenza con i rispettivi
organismi sammarinesi: magistratura,
se si dovesse trattare
di reati su cui indagare, altri uffici
per questioni fiscali-tributarie.
Insomma per ora la Gdf chiede
ai propri contribuenti le giustificazioni
– se così si possono definire
– dei denari detenuti a San
Marino nelle annualità tra il 2009
e il 2014. In questa operazione di
richiesta di informazioni, ai contribuenti
viene inviata una lettera
con apposito questionario da riconsegnare
entro 15 giorni.
In questa “fase due” sono impegnati
un po’ tutti i reparti della
Guardia di finanza d’Italia, coordinati
dalle fiamme gialle di Forlì
dal procuratore capo del tribunale
del capoluogo romagnolo, Sergio
Sottani, assieme alla dottoressa
Francesca Rago. Come dire che,
certo, San Marino è in white list…
ma vale dal 2015 in poi.

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