Antonio Fabbri – L’informazione di San Marino: Sui frustoli la prova d’amore di Ps-Upr

Antonio Fabbri – L’informazione di San Marino: Sui frustoli la prova d’amore di Ps-Upr

L’informazione di San Marino

Sui frustoli e l’alienazione dei beni pubblici la prova d’amore di Ps-Upr

Emanati i due decreti per vendere gli immobili dello Stato

Antonio Fabbri

SAN MARINO. Ps-Upr alla prova dei frustoli e delle proprietà pubbliche. Eccolo là. Puntuale arriva il bando di vendita di particolari immobili dello Stato, vendita che necessita della maggioranza qualificata. Provvedimenti che, quindi, avranno anche un forte significato politico. Così la “prova d’amore” è nelle votazioni sulle alienazioni dei beni pubblici. Sono stati emessi, infatti, i due decreti sulla vendita di immobili dello stato. Lo ha reso noto la Segreteria al Territorio.

“Procedure per la vendita di esigue
porzioni o relitti di terreno
di proprietà dell’Eccellentissima
Camera” e il decreto delegato
17 aprile 2015 n. 51 “Procedure
per la vendita di fabbricati di
proprietà dell’Ecc.ma Camera.”
Il primo provvedimento
prevede che siano posti in
vendita esigue porzioni o
relitti di terreno di proprietà
dell’Eccellentissima Camera
che non abbiano alcun interesse
pubblico o storico, siano privi di
idoneità edificatoria, non siano
strategici per la realizzazione di
opere e infrastrutture pubbliche
e la cui alienazione non arrechi
pregiudizio al patrimonio dello
Stato. Tali porzioni o relitti
di terreno non devono avere
superficie maggiore di 150
metri quadri e devono essere
direttamente confinanti con
la proprietà del richiedente”. I
cosiddetti frustoli, insomma.
Per l’acquisto di tali porzioni di
terreno le domande dovranno
essere presentate alla Segreteria
di Stato per il Territorio
e Ambiente entro il 15 giugno
2015. “La vendita, che avverrà a
valori di mercato, dovrà essere
successivamente deliberata dal
Congresso di Stato ed autorizzata
dal Consiglio Grande e
Generale con la maggioranza
qualificata dei due terzi”, specifica
la Segreteria.
Il secondo provvedimento,
invece, prevede che “una
commissione apposita predisponga
entro il 15 giugno 2015 l’elenco dei fabbricati di
proprietà dell’Eccellentissima
Camera che potranno essere
posti in vendita in quanto privi
di interesse pubblico e storico,
in condizioni di abbandono e
degrado e non strategici per
la realizzazione di opere e
infrastrutture pubbliche. Entro
l’autunno il Consiglio Grande e
Generale dovrà autorizzare, con
la maggioranza qualificata dei
due terzi, la messa in vendita di
tali fabbricati, che avverrà poi
mediante asta pubblica al miglior
offerente”. La Segreteria al
Territorio specifica anche che “i
proventi derivanti dalle vendite
saranno finalizzati a finanziare
la realizzazione di infrastrutture
ed opere pubbliche strategiche
e prioritarie, per lo sviluppo
e l’ammodernamento del Paese
e per conseguire la razionalizzazione
della spesa pubblica”.
Ci sono, quindi, almeno tre
buoni motivi per i quali, fino
a fine anno, la maggioranza
“testerà” l’affidabilità di Ps e
Upr: il primo già nel prossimo
Consiglio con la variante di Prg
per il polo del lusso; il secondo
i frustoli; il terzo l’alienazione
dei beni pubblici. Per tutti serve
la maggioranza qualificata.

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