Antonio Fabbri – L’informazione di San Marino:Truffa allo stato con fatture false per oltre 3 milioni

Antonio Fabbri – L’informazione di San Marino:Truffa allo stato con fatture false per oltre 3 milioni

 L’informazione di San Marino

 Truffa allo stato
con fatture false per oltre 3 milioni

Imputato
amministratore di due società sammarinesi

Antonio Fabbri

SAN MARINO. Truffa ai danni dello stato, arriva in aula processo nei
confronti dell’amministratore di due società sammarinesi. Il caso parla di
fatture false per oltre 3 milioni, amministratore e sedi non rintracciabili,
almeno al momento delle prime indagini, un rimborso della monofase non dovuto
per 387mila euro usciti dalle casse pubbliche e dileguatisi. Una truffa ai danni
dello Stato della quale è chiamato a rispondere Maurizio Guadalaxara, 51 anni di
Gaeta, provincia di Latina. L’uomo era amministratore unico di due società
sammarinesi, la Ferrocementi con sede in strada Caiese 32 a Dogana, e la
Eurocem, con sede al Wtc, in via Consiglio dei Sessanta 99.

A scoprire le
irregolarità furono gli agenti
della polizia civile durante
le ispezioni amministrative
nelle sedi delle due
società, il 15 e 18 novembre
2011. Un accertamento che
fece scattare la denuncia
all’autorità giudiziaria e la
comunicazione al Clo. Dopo
le verifiche, da parte della
magistratura arrivò anche
la segnalazione al Congresso
di Stato che nel maggio
dell’anno successivo revocò
le licenze. Le due società a
responsabilità limitata erano
state costituite appena un
paio di anni prima, nel 2007
e nel 2008. Erano giovani,
dunque, ma sono stati suf-
ficienti appena tre anni per
emettere una mole milionaria
di fatture per operazioni
inesistenti e per richiedere
al Tributario e ottenere rimborsi
non dovuti per gli anni
2009 e 2010. Quelli per il
2011 furono fortunatamente
bloccati grazie all’ispezione.
Il giochino era sempre
lo stesso. Le due società
amministrate da Guadalaxara,
che era anche titolare
effettivo, emettevano fatture
e documenti falsi per provare
l’importazione di materiale da costruzione, settore di
cui, sulla carta, si occupavano
le società. Poi, nei confronti
di tre srl italiane, la Builmat
Trading, la Nuova Edilizia e
la Inter Trade, simulavano la
riesportazione producendo le
relative fatture e documenti da
presentare all’Ufficio tributario
per il rimborso della monofase.
Monofase spillata allo stato per
un importo ingente, si diceva,
di oltre 387mila euro. Quando
il giochino fu scoperto scattò
la denuncia, ma sia le sedi delle
società, sia l’amministratore,
si erano praticamente volatilizzati.
Adesso l’uomo, rinviato a
giudizio, dovrà comparire oggi
davanti al giudice Gilberto
Felici con a suo carico le imputazioni
di truffa aggravata ai
danni dello Stato, false dichiarazioni
di privato a pubblico
ufficiale e, per l’attività del
2010 visto che la nuova legge
è entrata in vigore in quell’anno,
di emissione di fatture per
operazioni inesistenti.
Di sicuro questo caso, e le
modalità descritte nel rinvio
a giudizio, sono lo specchio
di tanti episodi che nel corso
degli anni hanno depauperato
le casse pubbliche a causa
dell’erogazione di indebiti rimborsi
di imposta. Un caso che è
pure l’emblema di una attività
fittizia e deleteria, di casa a San
Marino anche in tempi recenti.

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