Antonio Fabbri L’informazione: Legge stampa, nuova bocciatura dal commissario per i diritti umani

Antonio Fabbri L’informazione: Legge stampa, nuova bocciatura dal commissario per i diritti umani

L’informazione di San Marino

Legge stampa, nuova bocciatura dal commissario per i diritti umani 

Dopo aver letto il codice deontologico, il commissario Muizniek ribadisce le sue raccomandazioni e il pericolo per la libertà di espressione

Antonio Fabbri

 

Il Commissario per i diritti umani, Nils Muiznieks, boccia ancora una volta la legge Belluzzi sull’informazione. Conferma le sue raccomandazioni anche dopo che gli è stato inviato il Codice deontologico.

Il codice
era stato votato dalla
Consulta per l’informazione,
con eccezione dei
giornalisti dell’Usgi e
altri colleghi che si erano
detti contrari e si sono
astenuti dall’approvare
quella parte del Codice
contenente principi
imposti dalla legge ma,
appunto, già contestati
dal Commissario per i
diritti umani.

La Segreteria aveva
quindi inviato il codice
al Commissario, che ha
nuovamente bocciato
quella parte. Nel frattempo,
mentre la segreteria
voleva portare all’approvazione
il decreto
per promulgare il codice
deontologico, la Reggenza
lo ha stoppato non
ravvisando il requisito
dell’urgenza in regime
di ordinaria amministrazione.

Ecco cosa ha risposto il
Commissario alla Segreteria:

Caro Ministro,
vorrei ringraziarLa per
la Sua lettera del 13.7.16,
con la quale ha trasmesso
la versione finale del
Codice deontologico dei
giornalisti della Rsm.
I codici etici sono importanti
strumenti per
stabilire chiari standard
professionali e possono
aiutare a promuovere il
giornalismo etico, che
a sua volta si traduce in
una migliore qualità qualità
dell’informazione che
viene fornita al pubblico.
Accolgo quindi con favore
gli sforzi fatti a San Marino per adottare il codice
etico che definisce chiari
doveri e responsabilità
per giornalisti e operatori
dei media, in particolare
per quello che riguarda
la protezione di minori e
gruppi svantaggiati e la
protezione della privacy e
dei diritti fondamentali.
Tuttavia, il testo corrente non allevia le preoccupazioni che ho espresso nel mio report su San Marino, pubblicato ad ottobre 2015, e nella riunione che ho avuto con Lei, poco dopo la mia visita a San Marino a giugno 2015. Queste preoccupazioni
derivano dal fatto che
l’organismo (Autorità Garante
per l’informazione),
cui è affidato l’applicazione
del codice di condotta,
e infine detiene il potere di
interpretare e applicare il
suddetto codice nei casi
individuali, è un organismo
nominato dall’esterno
in cui giornalisti non
sono necessariamente
rappresentati.  Come ho spiegato nel mio report, il rischio di indebite interferenze e il potenziale effetto distorsivo che questo sistema potrebbe comportare è una preoccupazione seria.
Pertanto io non posso che ribadire la raccomandazione
che ho fatto
nel mio report. di sostituire
questo meccanismo
con un sistema che è più
rispettoso della libertà dei
media e del principio di
auto-regolamentazione.
Sono ansioso di continuare
il nostro dialogo costruttivo
e cooperazione.

Nils Muižnieks

 

Di seguito la risposta del
segretario Belluzzi al
Commissario:

Illustrissimo Commissario,
principio con il ringraziarLa
per l’attenzione
posta al testo del Codice
Deontologico, per la sollecita risposta nonché per i Suoi
preziosi commenti.
Come anticipato nel corso
del nostro ultimo incontro,
in vista della chiusura
di legislatura, la Segreteria
di
Stato con delega all’Informazione
ha fatto il possibile
per ultimare l’iter
attuativo della Legge 5 dicembre
2014 n. 211 “Legge
in materia di editoria e
di professione degli operatori
dell’informazione”,
monitorandone con attenzione
gli effetti.


Con l’adozione del Codice
Deontologico e la sua
trasposizione in decreto
delegato, il percorso di entrata a regime dei diversi
istituti potrà dirsi
pressoché perfezionato.
Allo stato, come già saprà,
in Repubblica è in corso
la campagna elettorale
per la nomina del nuovo
Consiglio Grande e Generale
e la relativa votazione
si terrà il 20 novembre
2016. Chiusa questa fase,
sono certo che sarà cura
delle prossime Istituzioni
nominande quella di adottare
– quanto prima – il
decreto delegato di recepimento
del Codice Deontologico
e di analizzare
le Sue importanti indicazioni,
così da avviare, se
del caso, tutte le iniziative
utili a recepirle, rivedendo
– ove necessario – gli
assetti esistenti. Resta inteso
che, pur trovandoci
nell’attuale momento di
transizione, questa Segreteria
di Stato si sta adoperando
affinché quanto
da Lei auspicato possa
realizzarsi nei tempi più
celeri possibili, invitandosi
all’introduzione di una
rappresentanza diretta
degli operatori dell’informazione
in seno
all’Autorità garante ovvero
prevedendo la nomina
dei suoi membri in pieno
accordo con la Consulta
per l’informazione stessa.

Iro Belluzzi

 

 

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy