Antonio Fabbri – L’informazione: Mazzini, descritta azione di lobbying delle banche sui fondi pensione

Antonio Fabbri – L’informazione: Mazzini, descritta azione di lobbying delle banche sui fondi pensione

L’informazione di San Marino

Nella deposizione di Giuseppe Guidi, ex direttore di Ecb, la ricostruzione delle pressioni degli istituti

Mazzini, descritta azione di lobbying delle banche sui fondi pensione

Nella mattinata sentiti testimoni su un progetto di una società riconducibile a Baruca per gestire credit card e sulle contestate movimentazioni in Fincompany dei soldi finiti a Podeschi

Antonio Fabbri

SAN MARINO. Nuova mattinata di udienze in tribunale ieri mattina. In particolare due le questioni trattate attraverso le testimonianze previste: la vicenda della Società Aol Ipsp San Marino, amministrata da Biljana Baruca e di altre società collegate che avevano iniziato una attività di vendita on-line col progetto di creare una sorta di circuito di pagamento con carta di credito, e il caso dei denari passati per Fincompany che, secondo le ricostruzioni dell’accusa, sono finiti a Podeschi.
Il progetto su credit card
stoppato da CartaSì

Il progetto su un circuito di transazioni
con credit card, era stato
proposto a Cassa di Risparmio.
Su questo ha deposto l’ex Vice
Direttore Vladimiro Renzi che ha
riconfermato quanto dichiarato
in istruttoria. Dichiarazioni che il
giudice Gilberto Felici ha riletto
in aula. “Si presentarono Biljana
Baruca, Claudio Podeschi, Yossi
Gershon, Eyal Leshem, perché
volevano aprire rapporti intestati
ad una società chiamata AOL
IPSP San Marino. Yossi Gershon,
Eyal Leshem vennero presentati
come esponenti della AOL IPSP
Limited Cipriota. Yossi Gershon
venne presentato come persona
che ricopriva importanti ruoli in
Israele, probabilmente nel campo
della sicurezza. Il rapporto sarebbe
servito per accreditare le
provvigioni collegate all’utilizzo
di carte di credito per eseguire
transazioni
”. Più che le transazioni
per l’e-commerce, però,
c’era un’altra finalità. La spiega
sempre Renzi: “Secondo quello
che venne rappresentato, AOL
disponeva di un sistema che rendeva
sicure le transazioni e garantiva
che le stesse fossero effettuate
esclusivamente dal titolare
della carta. L’obiettivo ultimo era
quello di diventare gestori delle
carte e poterle quindi vendere
agli affiliati ad un circuito di pagamenti.
AOL avrebbe trattenuto
un 10% del transato che sarebbe
stato smobilizzato solo dopo 6
mesi dal buonfine dell’operazione
”.
I settori di interesse dell’attività
di Aol, erano diversi: “oltre
alla e-commerce, anche il settore
dei viaggi, del gioco, prodotti
farmaceutici ed altri
”. A questa
operazione erano collegate anche
le società Frosilor, Bramshir,
Baebolle, Constone, tutte società
sammarinesi riconducibili a
Baruca, che operavano nella vendita
on-line. “Sui conti di queste
società arrivavano gli accrediti
delle commissioni, poi girati sul
conto di Aol
”, hanno ricostruito
altre dipendenti di Cassa, Maria
Caterina Righi, Lucia Busignani
e Iriana Ceccoli. “Venne, per
questa operatività, stipulato un
contratto ad hoc
”. L’attività in
funzione di questo contratto, hanno
detto comunque i testimoni, fu
limitata, anche perché CartaSì,
cui si doveva appoggiare l’operazione,
lamentò di non riuscire a
mettersi in contatto con Baruca,
e quindi lasciò cadere il progetto.
I passaggi di denaro
in Fincompany ed Ecb

Tra i testimoni di ieri mattina,
poi, anche Giuseppe Guidi,
all’epoca Direttore generale di
EuroCommercialBank. In particolare
l’esame del testimone è
stato incentrato sui trasferimenti
di denaro passati attraverso
Fincompany. Soldi, secondo la
ricostruzione dell’accusa, partiti
dalla Fondazione per la promozione
economica, passati sul libretto
“Aurora” per un milione
e 50mila euro; libretto consegnato
a Podeschi che a sua volta lo
consegnò a Marziano Guidi, da
questi trasformato in assegni circolari
intestati alla Fincompany
con i quali venne alimentato un
mandato fiduciario conferito a
Podeschi il quale prelevò, sempre
secondo le ricostruzioni dell’accusa,
1.045.000 euro.
Per questi e per altri passaggi è
stata ricostruita l’operatività della
finanziaria in Ecb. “Fincompany
aveva conti singoli, non omnibus,
ogni fiduciante aveva il suo conto
per cifre molto importanti. Parliamo
compelssivamente cento di
milioni di euro
”, ha riferito Giuseppe
Guidi. “La finanzairia non
distingueva tra conti di Fincompany
e di clienti. Era stata anche
adottata, all’epoca, una delibera
del Cda secondo la quale si era
autorizzati, quando la finanziaria
portava soldi dei fiducianti,
a non fare una seconda verifica
”,
ha detto Guidi. Una operatività,
ha proseguito l’ex direttore, che
all’epoca era ritenuta normale.

Le domande dell’avvocato di
Marziano Guidi, Moreno Maresi,
sono state mirate a sostenere
che anche la vicenda del leasing
sull’abitazione di Domagnano,
sia stata una operazione del tutto
regolare. In prima battuta intestato
a Pietro Silva, quando il
Consiglio dei XII non diede il via
(…) libera per l’intestazione dell’immobile,
il leasing passò in capo a
Podeschi.

Lobbying sui fondi pensione
Interessante, poi, la parte nella
quale si è parlato della attività di
lobbyng, cioè una attività di pressione
per influenzare le scelte
politiche e amministrative, fatta
da tutte le banche in occasione
dell’asta sull’assegnazione dei
fondi pensione. Incontrai Podeschi
un paio di volte quando era
Segretario alla Sanità
”. L’obiettivo
degli esponenti delle banche
che incontravano il segretario di
stato era quello di “perorare ciascuno
la propria causa
” sull’assegnazione
dei fondi pensione.
Avveniva, poi, che l’assegnazione
non fosse legata al tasso
migliore. Evidentemente non era
l’unico requisito. Mi sembra che
al Direttivo Iss
”, che assegnava
la gestione dei fondi pensione,
partecipassero anche Anis e
sindacalist
i”, ha detto Giuseppe
Guidi. Perché allora gli esponenti
delle banche andavano dal
Segretario di Stato che non era
nell’organismo che assegnava i
fondi? “Se le banche andavano
dal segretario pensavano potesse
avere un minimo di influenza
”.

Martedì atteso Murray
Intanto per martedì prossimo è è
attesa la deposizione di Andrea
Della Balda e il giudice Felici ha
annunciato anche l’avvenuta notifica
a Simon Murray, che quindi
potrebbe essere presente. Pare
che ci sarà anche Werner Berger
in relazione alla società Black
Sea Pearl, mentre non è stato rintracciato
Phua. Convocati per la
prossima settimana anche il Segretario
di Stato al Turismo Teodoro
Lonfernini; l’ex Segretario
di Stato del Psd Mauro Chiaruzzi
e il Comandante della Gendarmeria
Maurizio Faraone.
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