L’informazione di San Marino
Mazzini, si prosegue con l’esame di sei nuovi testimoni
Testi relativi al filone degli oltre 16milioni passati per la Fondazione
Antonio Fabbri
SAN MARINO. Altre due udienze, oggi e domani, del processo sulla tangentopoli sammarinese- Conto Mazzini davanti al giudice Gilberto Felici. Sono chiamate a testimoniare sei persone nella giornata di oggi, alcune che erano previste già tra i testimoni indicati nel decreto di citazione a giudizio, altre richieste dalle difese. Tutti comunque in qualche modo contestuali ai capi di accusa che riguardano i soldi transitati per la Fondazione per la promozione economico-finanziaria sammarinese e finiti, tramite libretti al portatore, trasferimenti e prelievi di contanti, a politici e non. Secondo la ricostruzione dell’accusa contenuta nel decreto di citazione, attraverso i conti della Fondazione sono stati trasferiti e occultati “ fondi per un ammontare di 16.193.150,73” complessivi.Conti intestati alla
Fondazione stessa e aperti presso
Banca Commerciale sammarinese.
Tutti questi fondi erano
poi stati prelevati in contanti
da parte di vari soggetti per un
ammontare complessivo di oltre
10,3 milioni; tramite bonifici
per quasi 5 milioni. In parte
erano stati riversati su libretti al
portatore e in parte su rapporti bancari e beni immobili.
Secondo la ricostruzione dell’accusa
parte delle somme confluite
sui conti della Fondazione, è
stata trasferita, per un ammontare
calcolato in oltre 6 milioni
di euro, a favore di esponenti
politici o loro referenti. Il reato
contestato è, anche in questo
caso, riciclaggio.
A nessuno degli
imputati è contestato il reato
di corruzione che è, invece, uno
dei reati presupposti, ma non
l’unico, dai quali secondo l’accusa
proviene il denaro frutto
di illecito. I testimoni di oggi e
domani, dunque, sono relativi a
questa parte dell’indagine.
In particolare nella giornata di
oggi sono chiamati a testimoniare Adriana Bego, che aveva
operato con la Fondazione,
Nazareno Primerano, uno dei
soggetti cui sono andati denari
provenienti dai conti della
Fondazione; Claudio Manfrinati,
della Heaven Trading Metal,
anche questa società destinataria
di somme transitate sui conti
della Fondazione.
Manfrinati,
tra l’altro, nel 2010 fu condannato
dal tribunale del Titano a
8 mesi per emissione di fatture
false e la società era stata revocata.
Chiamati a deporre anche
Damiano Alessandro Spelta,
Michele Raineri e Barbara Zannoni.
Di alcuni si capirà oggi il
motivo della loro chiamata come
testimoni.
Fondazione stessa e aperti presso
Banca Commerciale sammarinese.
Tutti questi fondi erano
poi stati prelevati in contanti
da parte di vari soggetti per un
ammontare complessivo di oltre
10,3 milioni; tramite bonifici
per quasi 5 milioni. In parte
erano stati riversati su libretti al
portatore e in parte su rapporti bancari e beni immobili.
Secondo la ricostruzione dell’accusa
parte delle somme confluite
sui conti della Fondazione, è
stata trasferita, per un ammontare
calcolato in oltre 6 milioni
di euro, a favore di esponenti
politici o loro referenti. Il reato
contestato è, anche in questo
caso, riciclaggio.
A nessuno degli
imputati è contestato il reato
di corruzione che è, invece, uno
dei reati presupposti, ma non
l’unico, dai quali secondo l’accusa
proviene il denaro frutto
di illecito. I testimoni di oggi e
domani, dunque, sono relativi a
questa parte dell’indagine.
In particolare nella giornata di
oggi sono chiamati a testimoniare Adriana Bego, che aveva
operato con la Fondazione,
Nazareno Primerano, uno dei
soggetti cui sono andati denari
provenienti dai conti della
Fondazione; Claudio Manfrinati,
della Heaven Trading Metal,
anche questa società destinataria
di somme transitate sui conti
della Fondazione.
Manfrinati,
tra l’altro, nel 2010 fu condannato
dal tribunale del Titano a
8 mesi per emissione di fatture
false e la società era stata revocata.
Chiamati a deporre anche
Damiano Alessandro Spelta,
Michele Raineri e Barbara Zannoni.
Di alcuni si capirà oggi il
motivo della loro chiamata come
testimoni.