Antonio Fabbri L’informazione: norme Celiachia, Reggenza rinvia la legge al Consiglio

Antonio Fabbri L’informazione: norme Celiachia, Reggenza rinvia la legge al Consiglio

Antonio Fabbri L’informazione di San Marino: norme Celiachia, tutto da rifare. Reggenza rinvia la legge al Consiglio / Mancava la copertura finanziaria e la Commissione per il controllo della finanza pubblica ha chiesto chiarimenti. Ritardi nelle risposte hanno fatto decorrere i termini per la promulgazione

“Norme a tutela dei soggetti affetti da malattia celiaca”, tutto, o quasi, da rifare. “Ai sensi del combinato disposto dell’articolo 4, comma 1, della Legge Costituzionale 16 dicembre 200S n.186 e dell’articolo 7 della Legge Qualificata 16 dicembre 200S n.1818, nell’ambito
della funzione di promulgazione
delle leggi che compete
alla Reggenza in virtù dell’articolo
4 della Legge Costituzionale
n.18S/200S sopracitata
e di verifica della conformità,
formale e/o sostanziale, delle
stesse ai principi contenuti nella
Dichiarazione dei Diritti o
da questa richiamati rinviamo al Consiglio Grande e Generale il testo della legge ordinaria Norme a tutela dei soggetti affetti da malattia celiaca, approvato dallo stesso Consiglio il 21 luglio 2016”.

Con questo messaggio indirizzato
a tutti i Consiglieri i
Capi di Stato Gian Nicola Berti
e Massimo Andrea Ugolini,
hanno rinviato al parlamento
la norme a tutela dei celiaci
recentemente approvate. Una
approvazione che aveva visto
esprimere grande soddisfazione
da parte della Segreteria
di Stato alla sanità che aveva
proposto la norma, e anche da
parte, poi, dell’associazione che
riunisce le persone celiache.
Arriva ora, invece, la doccia
fredda, che potrebbe tra l’altro
vedere un procrastinarsi dei
tempi per mettere a posto le cose, considerata la fase di crisi
di governo nella quale sono
impegnate le istituzioni.
La Reggenza, spiega anche le
motivazioni per le quali non ha
potuto procedere alla promulgazione
della legge approvata dal
Consiglio.

Come previsto dalle leggi, il
progetto di legge approvato dal
Consiglio che richieda “spese a
carico del bilancio dello Stato,
viene inviato alla Commissione
di Controllo della Finanza
Pubblica per la verifica della
sussistenza dei fondi per far
fronte alle suddette spese
”,
spiega la Reggenza nella lettera
indirizzata a tutti i consiglieri e
all’Ufficio di presidenza.

Ebbene, cinque giorni dopo
l’approvazione, la Commissione
di Controllo della Finanza pubblica
ha riscontrato che la normativa approvata mancava della
necessaria copertura finanziaria
ed ha sospeso la relativa deliberazione
in merito, attendendo
il riferimento da parte della
Segreteria di Stato competente.
Riferimento – rileva la
Reggenza – che è pervenuto alla
Commissione di Controllo della
Finanza Pubblica solo in data
4 agosto 2016 e comunicato
all’Ufficio Segreteria Istituzionale
in data 10 agosto
”.

Ma non finisce qui. “Nella
lettera di inoltro del progetto
di legge alla suddetta Commissione
da parte dell ‘Ufficio Segreteria
Istituzionale
-rileva la
Reggenza- si era rammentato il
termine di quindici giorni per la
promulgazione
-che quindi, nel
caso specifico, sarebbe dovuta
avvenire entro il 5 agosto-
facendo presente altresì che la Reggenza sarebbe stata fuori
territorio per impegni istituzionali
dal 3 al 10 agosto; essendo
pervenuto il parere della Commissione
solo in data 10 agosto,
e quindi non più in tempo utile
a consentire la promulgazione
dei termini previsti per legge,
si rinvia il testo di legge al
Consiglio Grande e Generale
per le decisioni di competenza”,

conclude la Reggenza.

Adesso,
dunque, la legge dovrà tornare
in Consiglio e rivotata con in
correttivi necessari. Non si sa
a questo punto se nel consiglio
del 22, che di beghe da affrontare
ne ha già diverse o se, in
qualche modo, si riuscirà ad
inserire il comma nel consiglio
di settembre previsto per la
nomina della reggenza per il
prossimo semestre.

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy