Antonio Fabbri: L’informazione: Venturini: ‘Questa maggioranza non arrivera’ al 2017’

Antonio Fabbri: L’informazione: Venturini: ‘Questa maggioranza non arrivera’ al 2017’

L’informazione di San Marino

Venturini: “Questa maggioranza non arrivera’ al 2017”

Antonio Fabbri

SAN MARINO. “Io non credo che questa maggioranza arriverà al 2017”. Lo ha detto lapidario Mario Venturini, consigliere di Alleanza popolare, in chiusura della trasmissione Indaco di San Marino Rtv, lo scorso 27 ottobre. Che la tensione sia elevata in maggioranza è più di un’impressione, dato che nella notte di mercoledì è scoppiato un diverbio acceso tra lo stesso Mario Venturini e il capogruppo Dc Luigi Mazza.

L’oggetto del contendere pare
fossero dei bandi da emettere
nella sanità: chi ne voleva due e
chi tre. Tuttavia al fatto che lo
scontro tra i due fosse motivato
solo da quello, ci credono in pochi.

Le parole di Mario Venturini nella trasmissione televisiva sono emblematiche del clima che si respira. “Il mio partito pensa che i governi cadono quando non riescono più a produrre risultati – ha detto – Osservo che in questo momento sono sotto accusa personaggi che non appartenevano più alla vita politIco-istituzionale del Paese. E’ vero però che l’entità di quello che è accaduto ha visto anche il governo lambito dalle indagini giudiziarie e noi non possiamo escludere, in base ad elementi oggettivi, che ciò possa accadere ancora.
Il complesso della questione
morale, così come si sta
risolvendo per intervento della
magistratura, non è un problema
che può passare inosservato.
Quindi – ha proseguito – credo
che ci siano due ordini di
problemi su cui riflettere. Uno
sono i risultati, che certamente
non sono sufficienti. L’altro è un
aspetto che riguarda la questione
morale e che non può trovare il mio partito poco sensibile,
in ragione della sua storia e
delle battaglie che ha fatto.

Questi sono i due problemi che
affronteremo a tempo debito.
Ciò significa che in questo momento
ci sono in particolare due
questioni da affrontare: mettere
in sicurezza per quanto si può
la Cassa di Risparmio e l’altro
è votare il bilancio. Le nostre
riflessioni in questo momento
riguardano la fase immediatamente
successiva”.
Ecco, la fase
immediatamente successiva.
Probabilmente è questo che ha
iniziato a muovere le strategie
in maggioranza. Tanto che, più
che coralmente puntare a un
risultato comune, pare si lavori
su come portare a casa risultati
per la propria bottega, evitando
che gli altri, oggi alleati e
domani chissà, possano trovarsi in mano obiettivi raggiunti e
progetti realizzati elettoralmente
spendibili. E’ in questo quadro
che è scattata la molla della lite
notturna. La mattina, invece,
chi dalla Dc aveva taciuto nel
dibattito sulla ricapitalizzazione
di Cassa, ha parlato. Interventi
solo dai banchi della Democrazia
Cristiana, dove è serpeggiata
una certa agitazione quando
Matteo Zeppa di Rete ha rilevato:
“Si vede da chi interviene chi
ha entrature in Cassa di Risparmio.
Nella Dc sembrano essere
gli unici a sapere perché servono
proprio 40 milioni di euro di ricapitalizzazione,
mentre tutti noi
ne siamo all’oscuro”. La partita
su Carisp, in particolare tra le
forze di maggioranza, ha tutta
l’aria di non essere chiusa con
l’approvazione dell’assestamento
di bilancio.

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