Ap ai ‘gufi’: ‘ la lanterna spenta di Diogene’

Ap ai ‘gufi’: ‘ la lanterna spenta di Diogene’

La lanterna spenta di Diogene
Eravamo stati facili profeti a pronosticare il rapido ritorno al volo dei gufi, dopo la bruciante purga patita nel Consiglio di febbraio, in cui la decomposizione del Patto ed il fiero pasto dei suoi componenti, ma soprattutto di AP che l’opposizione si preparava a degustare, erano miseramente sfumati.
Spicca il volo oggi, munito di apposita lanterna di luce e saggezza fissata nel becco, un fantomatico Diogene che, in un delirante articolo dal titolo “il protagonismo del PSD”, ci spiega i nuovi scenari e assetti fantapolitici che si stanno delineando.
Secondo il filosofo preveggente nostrano, a dirigere l’orchestra sarebbe il PSD che, salito inopinatamente sul podio, a concerto in corso, starebbe già muovendo la sua bacchetta magica per miracolare il Paese, allontanando o spostando gli orchestrali, in un crescendo rossiniano.
Il ruolo di primo violino verrebbe affidato, nella postazione degli Esteri, ad Antonio Valentini di cui l’articolista magnifica le tante virtù, tranne quella di essere uomo al seguito di Stolfi, la più inquietante di tutte.
Antonella Mularoni verrebbe dirottata al contrabbasso al posto di un Fabio Berardi colpevole di stecche in quanto reo di mancata adesione alla costituente socialista.
Al trombone tenore verrebbe richiamato in servizio, tra gli spartiti delle Finanze, il panchinaro evergreen Emilio della Balda, miracolosamente sopravvissuto a tutte le ere geologiche.
Di una promozione clamorosa si avvantaggerebbe Pasquale Valentini, passando dalla Direzione del coro delle Finanze a quella molto più “delicata e impegnativa” dei timpani del Lavoro, lasciata vacante dall’inimitabile Marcucci.
In tutto questo rimescolamento, Diogene annota argutamente il “nervosismo” di AP che “soffre moltissimo il nuovo protagonismo di Fiorenzo Stolfi che non vuole rinunciare agli Esteri”, carica che lo vide già attore caratterista in passato e dove, francamente, avremmo già dato. Non sarà che ad essere nervoso sia proprio lui, prigioniero del suo passato e impossibilitato a risalire in sella, causa legge dei 10 anni? Va bene che ci sono sempre i ventriloqui addomesticati a rappresentarlo, ma vuoi mettere la presa diretta? Ci viene il sospetto che, nella sua interessata visione di profeta, Diogene si sia lasciato guidare da una lanterna spenta. Gli suggeriamo, sommessamente, di farsi prestare un fiammifero per riaccendere la fiamma.
San Marino, 15 marzo 2011
 
                                          Ufficio Stampa
                                        Alleanza Popolare

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