Ap: gravissimo il deterioramento dei rapporti fra Italia e San Marino

Ap: gravissimo il deterioramento dei rapporti fra Italia e San Marino

Quadro tutt’altro che rassicurante quello dei rapporti fra Italia e Repubblica di San Marino emerso dalla conferenza stampa convocata da Alleanza Popolare, presenti Tito Masi, Segretario di Stato all’Industria, Mario Venturini, Antonella Mularoni e Roberto Giorgetti.

Situazione di stallo anche per
l’accordo di cooperazione la cui firma da anni viene annunciata come imminente da Fiorenzo Stolfi, Segretario di Stato per gli Affari Esteri. Da quando in Italia al governo c’è Berlusconi, in proposito, c’è stato un solo incontro – ed a livello tecnico – il 19 giugno. Da allora più nulla, perché il Ministero dell’Economia (vale a dire Giulio Tremonti) non ha mai fatto conoscere il suo parere indispensabile per il prosieguo della trattativa.

Nemmeno su una questione particolare – pur di grande rilevanza ed urgenza – come la regolamentazione dei rapporti fra i sistemi bancari e finanziari dei due Stati, si sono fatti passi avanti. Ieri a Roma, al tavolo tecnico, la delegazione italiana non ha fatto altro che ribadire che gli accordi bilaterali (convenzione del 1939 e

accordo specifico del 1991) fra i due Stati devono intendersi superati dalla nuove normative in materia di livello europeo. Approvando quindi in toto l’operato della Procura di Forlì e della Banca d’Italia.

Giustamente Antonella Mularoni ha fatto rilevare che a questo punto diventa indispensabile portare la trattativa con l’Italia a livello politico.

Sì perché, con incontri a livello tecnico, la situazione ormai, realisticamente, deve ritenersi non più recuperabile nemmeno nel settore bancario e finanziario. Tito Masi ha reso noto che l’11 settembre scorso la Banca d’Italia (esattamente l’agenzia investigativa Fiu) ha disdettato l’intesa in materia di antiriciclaggio sottoscritta fra Italia e San Marino nel 2001. Un colpo gravissimo alla operatività delle banche e delle finanziarie sammarinesi. Potrebbero derivarne conseguenze devastanti. Quando si tolgono i paletti creati dalle nome, ad avere più spazio di manovra è sempre il più forte.

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