Apas. Un assurdo: i cacciatori paladini della fauna selvatica

Apas. Un assurdo: i cacciatori paladini della fauna selvatica

COMNUCATO STAMPA APAS
Un assurdo: i cacciatori paladini della fauna selvatica
San Marino 10 Febbraio 2012 –  La Federazione Sammarinese della Caccia che porta cibo agli animali selvatici… gesto indubbiamente da accogliere con plauso, ma che ci scoraggia, sapendo chi lo compie. Pare assurdo infatti, anzi paradossale, che dopo una stagione venatoria chiusasi ufficialmente il 4 febbraio, in realtà l’1, dato l’abbondante manto nevoso, i cacciatori si preoccupino di quegli stessi animali che fino a pochi giorni fa hanno preso a fucilate! Si deve pensare che sia la pietà a spingerli per campi e sentieri innevati con tanto di mangimi, oppure mero interesse, finalizzato a tentare di far sopravvivere animali che presto o tardi finiranno trucidati e gettati con sadica soddisfazione nei loro carnieri? Ma non ci facciano ridere, perché non è il momento, pensino piuttosto molti di essi, a custodire come si deve i propri cani, la maggior parte dei quali tenuti in sperdute campagne, in orridi capanni maleodoranti e fatiscenti, senza cibo e acqua gelata e putrida. Troppe le segnalazioni che ci giungono dai cittadini preoccupati, che denunciano questo malcostume, chiedendo giustamente interventi per far rispettare le leggi a tutela del benessere animale.
Proprio in questi giorni di drammatica emergenza diversi cani, in maggior parte da caccia, sono stati visti vagare in varie zone del territorio, alcuni fortunatamente recuperati, versavano in cattive condizioni fisiche, magri, spauriti, con catene o corde come collari e con comportamenti asociali, che denotano l’isolamento e la condizione estrema di cattiva custodia in cui sono tenuti.
Se alla FSdC premesse davvero la sorte degli animali, di tutti però, anche dei cinghiali braccati senza pietà sino al 28 gennaio, comincerebbe col cambiare attività…. o se non questo…lo possiamo immaginare, inviterebbe almeno i propri associati a tenere i cani come si deve. Inoltre, se davvero volesse dimostrare sincera buona volontà di salvaguardare la fauna selvatica provata dalle sfide climatiche, potrebbe rinunciare alla prossima stagione venatoria, dichiarando i propri intenti di salvaguardia all’interno dell’Osservatorio per la Fauna selvatica e relativi Habitat, sede per pianificare congiuntamente alle altre componenti, fra cui l’APAS, consistenti interventi per aiutare in casi di emergenza estrema, neve, siccità, incendi, ecc. la fauna in difficoltà.

Detto ciò, la neve e il freddo stanno davvero mettendo a dura prova la sopravvivenza di tanti animali selvatici E’ quindi importante che ognuno di noi si faccia carico nell’ambito delle proprie possibilità, di sostentare la fauna con scorte di cibo. In particolare: semi (grano, riso, lino, miglio, panico, girasole), frutta secca e/o disidratata tritata finemente, (evitare possibilmente pane e prodotti da forno), tutto questo da offrire agli uccelli. Istruzioni più precise e differenziate, si trovano su internet. Per i caprioli va bene fieno (si compra nei negozi per animali o nei consorzi) o appositi mangimi per ungulati, ai cinghiali piacciono, tuberi, pane e frutta fresca, cose peraltro gradite anche da istrici, tassi e volpi.

L’Ufficio Stampa APAS
 

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