06/06/2005 Lettera Gatti per Scaramella

06/06/2005 Lettera Gatti per Scaramella

Lettera Gatti per Scaramella

Lettera di Gabriele Gatti a Mario
Scaramella per mezzo dell’Ambasciata d’Italia a San Marino

Ill.mo Professore, dopo il
nostro incontro di mercoledì 1 giugno 2005, sono rimasto sconcertato dalle
notizie delle quali Ella mi ha voluto rendere partecipe nella mia veste attuale
di membro del Consiglio Grande e Generale e soprattutto per gli incarichi di
Segretario di Stato per gli Affari Esteri e Politici che ho ricoperto dal 1986
al 2002 e Segretario Politico del PDCS dal 1985 al 1988. A tal fine ritengo
opportuno, per un maggior chiarimento, ricordare alcuni episodi relativi alla
politica sammarinese della fine degli anni ’80. I rapporti tra l’allora Governo
Sovietico e la Repubblica di San Marino erano ottimi fino dall’inizio degli anni
’80 durante il Governo socialcomunista (posso ricordare al riguardo la fornitura
di petrolio dall’URSS a San Marino) ed eccellenti erano quelli tra il Pcus e il
Partito Comunista di San Marino (al riguardo posso ricordare i finanziamenti del
Pcus al Pcs pubblicamente ammessi dall’allora Segretario Politico del Pcs
Gilberto Ghiotti). Quando nel 1986 vi fu la crisi del Governo Socialcomunista a
seguito di scandali che avevano colpito uomini di punta del Partito Socialista,
Zagladin ebbe un ruolo di “garante” del nuovo governo di compromesso storico fra
le Dc e il Pc ed io ebbi modo di incontrare più volte sia lo stesso Zagladin che
Leonid Popov che l’ambasciatore Russo Lunkov. Da parte sammarinese le relazioni
erano direttamente intrattenute soprattutto dall’allora Segretario di Stato per
gli Affari Interni e uomo di punta del Pcs Alvaro Selva: era evidente che tali
relazioni non fossero solo di carattere politico ma riguardassero anche e
soprattutto relazioni economiche e finanziarie. A metà degli anni ’90 venne a
San Marino lo stesso Gorbaciov accompagnato da Zagladin, Radov e Popov, i quali
attraverso la “Fondazione Gorbaciov” lanciarono ipotesi di collaborazioni
economiche e finanziarie. Non sono mai venuto a conoscenza se tali proposte si
siano successivamente concretizzate. Varie volte, ill.mo Professore, si è
discusso, anche in Consiglio Grande e Generale, della possibile presenza a San
Marino di un’organizzazione coinvolgente interessi poco leciti e che possa
ricollegarsi a soggetti russi e ucraini; per cui ritengo mio dovere offrire la
più totale collaborazione nell’interesse del mio Paese ed al fine di prevenire e
combattere ogni possibile forma di infiltrazione malavitosa. Rimango a
disposizione per ogni eventuale chiarimento e colgo l’occasione per porgerle,
ill.mo Professore, i sensi della mia più alta considerazione.
San Marino, lì 6 giugno 2005
Gabriele Gatti
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