1/12/2008 Nuovo appello per la stesura dei verbali del Consiglio prima del richiamo da parte del Consiglio d’Europa

1/12/2008 Nuovo appello per la stesura dei verbali del Consiglio prima del richiamo da parte del Consiglio d’Europa

Nuovo appello per la stesura dei verbali del Consiglio prima del richiamo da
parte del Consiglio d’Europa

 L’INFORMAZIONE DI SAN MARINO 1/12/2008 (Consiglio non
trasparente, sedute senza verbali)

 Il Commissario per i Diritti Umani del
Consiglio d’Europa, Thomas Hammarberg, forse non sa che nella Repubblica di San
Marino, le sedute del Consiglio Grande e Generale, cioè del parlamento, non
vengono verbalizzate.
Altrimenti un suo richiamo su questo argomento avrebbe
preceduto altri richiami: libertà di stampa, difensore civico, eccetera.

Delle sedute del Consiglio dal 1986 viene effettuata solo una registrazione
sonora, la quale, fra l’altro, non è accessibile ai cittadini.
Così che un
sammarinese non può conoscere che cosa, il consigliere per cui ha votato, ha
detto quel dato giorno in Consiglio su quel dato argomento.
Tutti i
tentativi di reintrodurre la verbalizzazione delle sedute del Consiglio sono
falliti: istanze d’arengo -approvate o respinte, che importa? -, articoli di
giornale, lettere aperte a vari Segretari di Stato agli Interni e allo stesso
avv. Alvaro Selva, l’artefice della ‘innovazione’ che, nel 1986, ha posto fine
alla serie dei libri dei verbali del Consiglio cominciata a metà Cinquecento.

Dal 1986 a tutt’oggi non si è trovato un
solo consigliere che abbia protestato. Davanti anche a un solo consigliere che
rivendica un diritto tanto elementare, la Reggenza è costretta a porre fine a
questo stato di cose che costituisce una autentica umiliazione oltre che per i
singoli Consiglieri, per il Consiglio e per il Paese.

Alla vigilia degli inizi dei lavori del
nuovo Consiglio, si ripropone l’appello pubblicato su questo stesso giornale ai
primi di luglio 2006, cioè all’inizio della legislatura precedente.

 

Una nuova legislatura sta per ripartire. In Consiglio
nuovi partiti ed anche nuovi consiglieri. Ed, anche, consiglieri di ritorno.
Colgo l’occasione per una proposta. Una proposta in linea, fra l’altro, con lo
spirito dell’Arengo, il cui centenario mi sembra che sia scivolato come acqua,
nonostante la carta patinata ed i discorsi.

Con la prima seduta del
Consiglio dopo l’Arengo del 1906 si è aperta – proprio così – a furor di popolo,
la tribuna della sala consiliare affinché la gente potesse, finalmente,
assistere ai lavori.

Oggi si chiede di dare la
possibilità alla gente di assistere ai lavori ripristinando la compilazione dei
verbali delle sedute consiliari, digitalizzando gli interventi e non limitandosi
alla sola registrazione audio (registrazioni cui, fra l’altro, possono accedere
solo i consiglieri ed i giudici). Ci sarà qualche forza politica o almeno
qualche consigliere a titolo individuale che porrà con forza la questione per
eliminare questa anomalia che ci contraddistingue negativamente fra gli Stati
democratici? …
.

E prima che lo
scopra Hammarberg?

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