19/08/2002 CASINO’ E CORRUZIONE POLITICA Un caso preso dalla storia

19/08/2002 CASINO’ E CORRUZIONE POLITICA  Un caso preso dalla storia

CASINO’ E
CORRUZIONE POLITICA

Un caso preso dalla storia

San Marino Oggi 19/08/2002 (Accadde il …. 17 agosto
1874
)

Per la chiusura ferragostana del giornale (“San Marino Oggi”),
solo chi giornalmente clicca www.libertas.sm ha avuto modo di leggere
l’Accadde oggi del 17 agosto. Argomento: una delle tante proposte di
aprire un Casinò sul Titano, evidenziata dal prof. Verter Casali nel libro I
tempi di Palamede Malpeli, La Repubblica di San Marino nell’età della Destra
Storica
, pubblicato nel 1994. Data l’attualità, lo si ripropone in forma più
estesa.

Il 17 agosto 1874 il sig. Luigi Tonfani come Rappresentante
una Società di Capitalisti la quale dispone di 15 Milioni di Lire, domanda al
Governo della Repubblica il Terreno necessario per fabbricarvi, entro il periodo
di un anno con privativa dell’Esercizio per 50 anni
una sfilza di opere.
Eccone un parziale elenco: uno Stabilimento Fisioterapico a Calintufo; un Grand
Hotel; un Caffè con Sale di biliardo all’uso di Parigi, Sale da musica,  da
ballo; Tiro al piccione, vasti Giardini, Corse di Cavalli;  Sale di Gioco: i
sammarinesi per accedervi dovranno dotarsi del permesso di un  Commissario
indicato dal Governo.

Nel  trattato non mancano  promesse di interesse
pubblico: ultimare tutte le strade per le quali già il Governo aveva da tempo
elaborato un progetto; istituire una Banca; illuminare a ‘gaz’ la Città, il
Palazzo e tutte le strade dagli stabilimenti a Città; attivare il Teatro;
collegare San Marino alla rete telegrafica italiana; adoprarsi perché la linea
ferroviaria che da Arezzo dovrebbe arrivare all’Adriatico passi per San Marino;
elargire L. 10.000 annue al Collegio Belluzzi; aprire una grande fabbrica di
Fabbrica di Mobili all’uso di Parigi per occupare i giovani; riadattare e
ingrandire l’Ospedale cui sarebbe versato annualmente la somma di L. 20.000;
elargire annualmente al Governo la somma di L. 20.000 per il sostentamento dei
poveri; attivare un regolare servizio di Omnibus con Rimini per ogni arrivo o
partenza di treni; pagare la Gendarmeria; trasferire alla Repubblica dopo 50
anni tutti gli immobili.

In fondo al trattato ci sono degli Articoli
segreti
in cui si legge: ad ogni Consigliere e suoi Eredi, come Membro
Onorario della Società, sarà pagata dalla Banca l’annua somma di L. 2.400 per la
durata di 50 anni. Ad ogni Capitano Reggente, che viene creato ogni sei mesi
oltre alla detta Somma come consigliere, saranno pagate dalla Banca L. 1.000 al
mese fino che resterà in carica.

Il trattato è accompagnato da una lettera privata  ad uno
dei  Reggenti in carica, Filippo Belluzzi, in cui Tonfani scrive: a Lei,
(Come Presidente degli Spettacoli, senza obbligo di occuparsene, o ai suoi Eredi
saranno pagate dalla Banca per 50 anni Lire Dodicimila all’anno, senza
pregiudizio dei due articoli segreti del Contratto, e senza che da altri si
sappia per evitare gelosie
.

(In quegli anni era considerata altissima una retribuzione di L.
500 annue; un fattorino prendeva L. 60 annue).

La proposta di Tonfani è
respinta nel supremo interesse della Repubblica, come le tante altre arrivate
sul Titano quasi una all’anno dopo l’Unità d’Italia. Belluzzi, quella lettera
ricevuta in privato, la mette agli atti come documento pubblico, assieme  al
trattato coi suoi  Articoli segreti.

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