26/07/2010 A San Marino occorre la trasparenza totale sugli assetti societari. Per ragioni esterne ed interne

26/07/2010 A San Marino occorre la trasparenza totale sugli assetti societari. Per ragioni esterne ed interne

A San
Marino occorre la trasparenza totale sugli assetti societari. Per ragioni
esterne ed interne

 

L’INFORMAZIONE DI
SAN MARINO
 26/07/2010 (Ora trasparenza
totale
)

Ogni giorno uno
scandalo. Commesso da gente una volta di Roma, un’altra di Ancona, poi di
Bologna, l’ultima di Pesaro.

Basta. A mali
estremi, estremi rimedi.

Si rendano
manifeste tutte le partecipazioni societarie
. I nomi dei detentori di
interessi e proprietà in società sammarinesi stiano in un elenco pubblico a cui 
tutti possano accedere. Insomma, trasparenza totale.

Per salvare il
Paese occorre dimostrare di essere più virtuosi della stessa Italia, la quale ci
giudica tenendoci il coltello alla gola per ridurci a protettorato come Monaco
per la Francia.

Dobbiamo essere
più rigorosi della stessa Italia, perché non siamo credibili.

Chi non è
credibile, paga pegno.

Come, del resto,
ha pagato pegno l’Italia per entrare nell’euro.

Al momento
dell’attivazione dell’euro
, era l’Italia ad avere il coltello alla gola.
Coltello impugnato da Francia e Germania, che avevano imposto regole rigidissime
per entrarci: rapporto deficit/Pil non superiore al 3%, quando l’Italia
viaggiava fra il doppio e il triplo.

Eppure l’Italia
ce la fece. Grazie a Ciampi e Prodi. Con sacrifici enormi, però. Perfino una
tassa speciale fu introdotta. Insomma una cura da cavallo. All’appuntamento
decisivo l’Italia si presentò con un rapporto deficit/Pil del 2%. Francia e
Germania dovettero rassegnarsi (loro erano – leggermente – sopra il 3, e nessuno
osò farglielo osservare!).

A chi in Italia
protestava perché riteneva ingiusta tanta disparità, Ciampi e Prodi
rispondevano: non essendo credibile, Italia è  costretta a  dimostrare coi fatti
di essere un Paese più virtuoso degli altri.

Per superare
il terribile momento attuale
, i governanti sammarinesi, sull’esempio di
Ciampi e Prodi,  devono fare di San Marino un Paese credibile,   attraverso
scelte che lo portino ad essere più virtuoso degli altri. Lo possono fare 
intervenendo in modo radicale sul settore più devastante  per l’immagine del
Paese: quello delle società. Con la trasparenza totale negli assetti societari,
si   toglie all’Italia il fondamento della denuncia più grave contro San Marino
presso Moneyval, Gafi, eccetera.

La trasparenza
totale negli assetti societari
è condizione necessaria anche per l’interno.

Di fronte alla
urgenza di nuove entrate, non ci possono essere zona d’ombra. Per chiunque, in
qualunque settore. Perciò,  parola d’ordine:  tutti uguali davanti al fisco.
Abbattuto  ogni paravento societario,  finalmente  tutti i redditi, comunque ed
ovunque prodotti, per ciascuno faranno cumulo.

Conclusione.
La trasparenza totale degli assetti societari è condizione necessaria – e,
per certi aspetti, forse anche sufficiente – per superare le difficoltà 
all’esterno ed anche all’interno.

Fornisce
un’occasione di riscatto – l’ultima – per una classe politica che, campione di
mediocrità e  corruzione, nel giro di una ventina d’anni ha finito per
pregiudicare la sopravvivenza di un Paese con 1700 anni di storia.

La classe
politica coglierà  l’occasione o farà morire il Paese col sottobosco politico
affaristico che, macina al collo,  lo sta mandando a  fondo?

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