L’INFORMAZIONE DI SAN
MARINO 29/07/2009 (Esterovestizione
mancata)
Esterovestizione.
A inizio ottobre
2007 si
leggeva su IlSole24Ore: San Marino “che,
attualmente, non è in alcuna lista nera per quel che riguarda i redditi
societari ” tuttavia “in assenza di convenzione con l’Italia, rischia di
essere escluso dalla futura ‘white list’ con il risultato di essere qualificato
come ‘paradiso’ fiscale” con conseguenze durissime sulla sua economia.
Nell’articolo venivano citate diverse aziende di grande rilevanza: Giorgi Casa
(mobili), Karnak (cancelleria), Cammax (attrezzi fitness), Wonderfood (prodotti
Eukanuba), Teddy con collegata Titanus di San Marino (capi di abbigliamento).
Poi si seppe da un imprenditore che in effetti le ditte
sotto osservazione erano almeno 23.
L’ANIS
gettò subito l’allarme. Chiese l’immediato intervento del governo: “ci
sentiamo poco tutelati. Sollecitiamo una presa di posizione netta ed ufficiale
da parte dell’Esecutivo”. Siamo sconcertati e ci sentiamo poco tutelati dal
Sistema San Marino.”
Allora c’era il
governo Psd-Ap-Su. Poi venne il governo Psd-Ap-Su-Ddc. Da otto mesi c’è
il governo Patto per San Marino.
Dal gennaio 2008 si
è aggiunto l’attacco al sistema finanziario.
Ebbene i governi
come si sono fatti carico dei due problemi?
Per quanto riguarda
il sistema finanziario non hanno trovato di meglio che elevare
–provocatoriamente – il numero dei soggetti autorizzati ad operare nel settore
fino a raggiungere (fra banche, finanziarie,
eccetera) quota 72.
Per quanto riguarda
l’esterovestizione l’unico passo concreto di cui si è a conoscenza è il
tentativo di concedere la residenza
a un dirigente della Karnak. Cioè proprio dell’azienda assurta, di fatto,
a livello nazionale italiano, a simbolo delle esterovestizioni sammarinesi e
delle distorsioni arrecate ad aziende italiane da aziende sammarinesi in fatto
di concorrenza.
Si poteva cercare
una provocazione migliore?
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