30/07/2007 Tito Masi contenderà a Claudio Felici il titolo di Uomo delle Immobiliari?

30/07/2007 Tito Masi contenderà a Claudio Felici il titolo di Uomo delle Immobiliari?

Tito Masi contenderà a Claudio Felici il titolo di Uomo delle
Immobiliari?

Seguono: le RISPOSTE di Claudio Felici e di Tito Masi
e la
REPLICA di Marino
Cecchetti

  L’INFORMAZIONE DI SAN MARINO 30/07/2007 (Masi batterà il
record di Felici?)

Masi batterà il record di Felici?

Ritenevamo che il
titolo di Uomo delle Immobiliari spettasse ormai definitivamente a Claudio
Felici. Felici, Segretario di Stato all’Industria nel governo straordinario,
formato da Pdcs e Psd, in una sola seduta di Congresso (con Fabio Berardi, Rosa
Zafferani, Pier Marino Mularoni, Gian Carlo Venturini, Paride Andreoli, Massimo
Roberto Rossini, Giovanni Lonfernini) ne ha fatte rilasciare 60.

Masi, Segretario
di Stato all’Industria nel Governo Psd, Ap ed Su, già in questo primo anno (con
Fiorenzo
Stolfi
, Valeria Ciavatta, Stefano Macina, Francesca Michelotti, Marino Riccardi, Antonello Bacciocchi, Ivan Foschi) è arrivato a
farne concedere una ventina.

Dunque continuità
nel rilascio delle società immobiliari. Il che significa continuità nelle
politiche territoriali, cioè speculazione edilizia (vedi anche legge di modifica
della Commissione Urbanistica).

Per i giochi ci è
stato detto che non è stato possibile eliminarli perché facenti parte di un
compromesso, essenziale per la formazione del governo Psd-Ap-Su. Prima c’era una
sede? Adesso 5.

Per le antenne ci
è stato detto che la convenzione stipulata dal precedente governo (cioè Felici!)
non consentiva alcuna modifica. Si è lavorato anche di notte, anche in giorni
festivi per fare presto.  

Per la
speculazione edilizia che cosa ci inventeranno? Ad esempio per le immobiliari ci
diranno che queste, le nuove, non sono date, come le altre, per nascondersi al
fisco nostrano o non. Queste sono tutt’altra cosa: sono strumenti per conseguire
il bene comune. Perché, allora, fermarsi ai numeri di Felici?

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RISPOSTA DI CLAUDIO FELICI

L’INFORMAZIONE DI SAN MARINO 01/08/2007 (In nessuna
seduta concesse 60 immobiliari)

Riconosco
come molti al Prof. Cecchetti la passione della politica, e la sua ripetuta
presenza sulla stampa e sui mezzi di informazione ne testimonia l’entità. Quello
che mi sorprende però è la pervicacia del suo impegno in una azione di
disinformazione evidente e conclamata che non fa onore alla persona che conosco,
anche se solo superficialmente.

Questa
considerazione può essere evidenziata ad esempio dall’articolo di due giorni fa,
su questo giornale, in cui Cecchetti continua a sostenere una tesi completamente
infondata.

Come
ho potuto già sostenere allora pubblicamente, come già chiarito in almeno due
risposte ad interpellanze, come già direttamente spiegato di persona al prof.
Cecchetti telefonicamente, non esiste nessuna seduta del governo straordinario
in cui siano state concesse 60 società immobiliari! Quel numero è invece
relativo ad un intero anno di attività della allora Segreteria
all’Industria.

Conoscendo
l’opinione che Cecchetti ritiene di avere del sottoscritto voglio ricordare che
una realizzazione del governo straordinario è quella di avere messo in rete le
delibere del Congresso di Stato. Proprio attraverso questa nuova possibilità e
non sulla base delle mie affermazioni quindi invito Cecchetti a verificare e
documentare personalmente la inconsistenza di ciò che ostinatamente
sostiene.

Pur
considerando utile e legittimo il dibattito tra diverse opinioni sull’uso e la
gestione dello  strumento delle società immobiliari nel nostro sistema, pur
confermando da parte mia la convinzione che una corretta evoluzione del nostro
sistema economico passa anche attraverso una democrazia economica che sempre
meno sopporta condizioni di esclusiva e di privilegio, tipico del sistema
concessorio, pur riconoscendo al Segretario Masi di essere riuscito a mantenere
fluidità e continuità nelle concessioni delle società immobiliari e nel contempo
essere intervenuto con decreto con l’obiettivo di prevenire possibili eccessi,
vorrei far notare al prof. Cecchetti che la qualità di un confronto politico
concreto e produttivo la si alimenta con la determinazione nel sostenere la
propria convinzione e non con l’affermazione del falso soprattutto quando si
mente sapendo di mentire.

Cordialmente Claudio Felici

San
Marino, 31 luglio 2007

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LA RISPOSTA DI TITO MASI

COMUNICATO STAMPA

Mercoledì
1° agosto 2007
– Qualche settimana
fa, Marino Cecchetti ha chiesto pubblicamente scusa ai Membri di Governo ed ai
Dirigenti di Alleanza Popolare per le accuse assolutamente infondate ed
offensive rivolte loro nei mesi precedenti a mezzo stampa.

Non soddisfatto della pessima
figura fatta, è tornato in questo giorni alla carica con nuove illazioni e
considerazioni a dir poco fantasiose sulla concessione di società
immobiliari.

Non credo sia un caso che
l’ex candidato della Democrazia Cristiana, aspirante giornalista impegnato in
una crociata contro il Governo ed in particolare contro Alleanza Popolare, abbia
omesso di ricordare che per oltre un anno non è stata concessa alcuna società
immobiliare e che i nuovi nulla osta sono stati rilasciati solo dopo l’entrata
in vigore di un Decreto Delegato, da me proposto, che ha introdotto nuove
prescrizioni e più vincolanti adempimenti a carico di tali società.

Il Decreto prevede innanzi
tutto che, d’ora in poi, le società immobiliari, comprese quelle che svolgono la
loro attività anche in via non esclusiva, non possano più essere costituite
nella forma di società anonima e le azioni non possano essere detenute da
società anonime. Inoltre il capitale sociale delle società immobiliari a
responsabilità limitata è stato triplicato, portandolo a 75.000 euro, e deve
essere interamente versato entro sessanta giorni dalla data di iscrizione nel
Registro delle Società. Tutto ciò ha determinato un significativo passo in
avanti al fine di un maggiore trasparenza delle proprietà, di una maggiore
possibilità di controllo e di una minore possibilità di
compravendita.

Il Prof. Cecchetti si è
altresì dimenticato di ricordare che se il Governo è arrivato a concedere una
ventina di società, altrettante istanze sono state respinte proprio per i
principi di cautela che sono stati adottati.

E’ infine singolare il
teorema che più società immobiliari comportano più speculazione edilizia, mentre
tutti sanno bene, e fra questi anche il Prof. Cecchetti, che per speculare non è
affatto necessaria una società immobiliare.

 Il Segretario di
Stato

– Tito Masi –

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LA
REPLICA DI MARINO CECCHETTI

 

La notizia delle
60 immobiliari concesse in una sola seduta dal Congresso nel periodo del Governo
Straordinario quando era titolare della Segreteria di Stato all’Industria
Claudio Felici è stata presa da “Altre 60 immobiliari”, articolo di  ‘San Marino
Oggi’ di martedì 26 ottobre 2005. Vi si legge: “Tra i provvedimenti presi in
esame nella consueta seduta del lunedì del Congresso di Stato, sono state
concesse 60 società a responsabilità limitata in ambito immobiliare. Moltissime
sono richieste da privati che intendono amministrare i loro patrimoni
”.

Dal 1° gennaio
all’11 aprile 2006 ne sono state concesse altre 73. Non sappiamo però il totale 
delle  immobiliari  concesse dal Governo Straordinario. Il dato ce lo potrebbe
fornire Tito Masi, cui Felici riconosce il merito “di essere riuscito a
mantenere fluidità e continuità nelle concessioni delle società
immobiliari
”.

In questo
riconoscimento di Felici di una “continuità e fluidità nelle concessioni
delle società immobiliari
”  fra il precedente e l’attuale governo,  c’è la
risposta al comunicato di Masi. Non occorre aggiungere altro.

Il giornale che
ha riferito delle  20 immobiliari rilasciate da Masi, ha avanzato il dubbio che
esse “siano finite sulle scrivanie delle solite
“agenzie di collocamento”, che sul mercato le vendono ad un prezzo che oscilla
tra i 25mila e i 40mila euro
”.

Di certo anche le
immobiliari contribuiscono ad accelerare la devastazione del territorio,
incrementare le disparità fra i cittadini e pregiudicare l’avvenire del
paese. 

Quanto agli
attacchi  alla persona, sono propri di chi non ha argomentazioni.

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