31/08/2009 Tremonti contro San Marino, comizio, arringa

31/08/2009 Tremonti contro San Marino, comizio,   arringa

Tremonti contro San Marino, comizio,   arringa 

 

L’INFORMAZIONE DI SAN
MARINO
 31/08/2009 (Tremonti avvisa San
Marino)

 

L’incontro, tanto
inseguito dal precedente e dall’attuale governo  di San Marino, col Ministro
Italiano della Economia Tremonti, c’è stato. Venerdì scorso, a Rimini,
nell’ambito del Meeting.

Per San Marino:
Mularoni, Esteri, e Gatti, Finanze.

Nulla è trapelato
sul colloquio a porte chiuse durato una quarantina di minuti. Nessun comunicato.
Sotto i riflettori invece la parte pubblica dell’incontro, con grande risonanza
sui media grazie alla amplificazione fornita dal Meeting agli eventi che lì si
svolgono. Parte pubblica che era stata notificata come conferenza stampa,
congiunta, dei governanti dei due Stati. Invece, per i rappresentanti
sammarinesi, al tavolo, nemmeno l’indicazione del posto. Di fatto, unico
protagonista dell’evento, Tremonti: in maniche di camicia fra paludati Mularoni
e Gatti.

Tremonti
esordisce con un – sarcastico? – ringraziamento a Mularoni e Gatti che gli hanno
creato cotanta occasione per far sapere, nella penisola ed oltralpe, che cos’è
San Marino per l’Italia.

Di fronte a  –
attoniti – Mularoni e Gatti, la conferenza diventa comizio. Anzi arringa.
Tremonti comincia a snocciolare a mo’ di capi d’accusa le distorsioni che
arrivano da San Marino alla economia italiana, davanti a quella corte popolare,
costituita dalla folla dei professionisti dell’informazione, che il tam tam
Ciellino in un battibaleno gli ha adunato.

Tutti devono
sapere che Tremonti fa sul serio nella lotta ai Paesi-caverne-di-Alì-Babà, come
promesso al G8 di L’Aquila.

Gli italiani, che
hanno in qualche modo a che fare con San Marino, sono avvertiti. La pacchia
costituita dal quel paradiso fiscale sulla porta di casa, è finita. Per mettersi
in regola, dal 15 settembre, hanno lo scudo fiscale!

Quanto a San
Marino, non si illuda la Repubblica di farla franca progettando  di uscire, il
21 settembre prossimo a Strasburgo, dalla procedura rafforzata cui – unico Paese
europeo – il Moneyval l’ha relegata (a fianco dell’Azerbaigian), se non accetta, entro
metà settembre, le speciali procedure dettate dall’Italia per azzerare i
fenomeni distorsivi di cui sopra. L’ultimatum è affidato direttamente ai due 
autorevoli sammarinesi presenti,
Mularoni e Gatti. Pubblicamente.
Per questo, Tremonti, li ha fatti rimanere?

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