6/02/2006 Lettera aperta all’avv. Alvaro Selva per la questione dei verbali del Consiglio e risposta

6/02/2006 Lettera aperta all’avv. Alvaro Selva per la questione dei verbali del Consiglio  e risposta

Lettera aperta all’avv. Alvaro Selva per la questione dei verbali del
Consiglio

e
risposta

 

LIBERTAS  5/02/2006

L’INFORMAZIONE DI SAN MARINO 6/02/2006 (Verbali del
Consiglio. Segreto anti-democratico
)

Alvaro, mi rivolgo a te come avvocato e come politico … in
pensione. Sono certo che mi darai ascolto. Oggetto: i verbali del Consiglio.

Sinceramente mi vergogno di vivere in un paese famoso per la
democrazia, che cela ai suoi cittadini i verbali del parlamento. Ciò avviene dal
1986. Dal novembre 1986 i verbali del Consiglio Grande e Generale non vengono
più materialmente compilati. Ci si limita alla registrazione “su nastro
magnetico
”. E possono ottenere “estratti” di tali nastri solo i
giudici ed i consiglieri. Altri no.

Converrai anche tu che impedire ai singoli cittadini l’accesso
ai verbali delle sedute (pubbliche) del Consiglio equivale alla chiusura della
tribuna del Palazzo. La tribuna fu aperta al pubblico a furor di popolo dopo
l’Arengo del 1906. Ecco: ti chiedo di adoprarti perché si riprenda la stesura
materiale dei verbali del Consiglio e perché detti verbali vengano resi
accessibili ai cittadini.

Mi rivolgo a te perché la interruzione è avvenuta  a seguito di
una legge (31/10/1986 n. 128) firmata da te come Segretario degli Interni. Da
allora  non è più andata avanti la serie dei volumi dei verbali del Consiglio
che dalla metà del Cinquecento è conservata al completo nell’Archivio di Stato
(con un piccolo buco per alcuni anni a cavallo del 1700). Tale serie è stata
sempre  per noi sammarinesi un vanto, perché costituisce la prova materiale
della  nostra antica democrazia.

Tutti i tentativi di far riprendere la stesura materiale dei
verbali sono falliti. Non c’è stato un solo Segretario agli Interni (come nessun
Capitano Reggente) che abbia sentito il dovere almeno di rispondere alle
sollecitazioni avanzate attraverso articoli di giornale. Una Istanza d’Arengo
presentata nel 1997 è stata approvata ma poi non applicata. Una Istanza d’Arengo
presentata nel 1999 è stata addirittura bocciata. Motivazioni? Meglio non
riferirle  per carità di patria.

Alvaro, mi rivolgo a te anzitutto perché non credo che desideri
lasciar legato il tuo nome nella storia di San Marino ad un atto tanto negativo.
Inoltre tu, come avvocato, hai modo di rimediare subito e di persona: sollevando
la questione  davanti al Collegio Garante della Costituzionalità delle Norme.
Solo se anche questa strada fallirà, allora ci si rivolgerà a Strasburgo, presso
la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo.

Presentare un esposto su questa materia a Strasburgo nel 2006,
anno delle celebrazioni del centenario dell’Arengo, sarebbe il colmo della
ignominia per il nostro paese. Lo si può evitare. Perché non ti adoperi per
evitarlo?

Sinceramente. Marino Cecchetti.

 

RISPOSTA

 L’INFORMAZIONE DI SAN MARINO 8/02/2006 (Verbali del
Consiglio. “Sono davvero utili?”
)

Caro Marino, ben
volentieri rispondo, ora che sono pensionato della politica e della professione,
alla tua lettera aperta apparsa su questo quotidiano il 6 febbraio. Preciso
subito che la legge che ha abolito la redazione dei verbali integrali del
Consiglio Grande e Generale è stata da me non solo firmata, ma integralmente
redatta e voluta. Essa è il frutto di una impossibilità, allora condivisa da
tutti i gruppi, di continuare a gestire la redazione dei voluminosi verbali
integrali del Consiglio. Il solerte funzionario Fabrizio Stacchini, oggi
dirigente del CONS, può testimoniare l’accumularsi di ritardi addirittura
annuali per la presentazione dei verbali in aula per l’approvazione, che finiva
per paralizzare l’attività Consiliare. Da tale necessità è scaturita la
soluzione ancor oggi vigente: a) pubblicare su supporto cartaceo i verbali
sintetici del Consiglio, che contengono tutte le decisioni del Parlamento aventi
rilevanza esterna, come leggi, delibere, ordini del giorno ecc.; b)
registrazione di ogni fase del dibattito consigliare su nastro magnetico, con
diritto di Consiglieri e Giudici di richiederne la trascrizione.

 

Tale soluzione
era l’unica praticabile all’epoca. La limitazione dell’accesso era conforme al
generale orientamento allora praticato di una limitata diffusione di ogni atto
amministrativo. Ma ogni legge, seppur valida o, come nel nostro caso, necessaria
può essere nel tempo modificata e migliorata, anche per rispondere a legittime
esigenze dei cittadini, degli studiosi e di coloro che, come te, sono
particolarmente legati alle istituzioni sammarinesi.  L’esigenza di democratica
trasparenza che tu poni è legittima, non tanto perché l’attuale legge sia
antidemocratica, ma perché ogni progresso compiuto sul piano della conoscenza
rafforza la democrazia e la libertà di ognuno di noi. Il mio parere sulla
questione da te appassionatamente posta è il seguente: non possiamo tornare alla
redazione integrale dei verbali del Consiglio come nel vecchio sistema per le
esigenze di praticità allora emerse; penso tuttavia che da subito il Consiglio
potrebbe modificare la legge consentendo a tutti i cittadini il diritto di
richiedere copie delle registrazioni magnetiche e diffondendo in rete i verbali
sintetici del Consiglio stesso. In prospettiva, se veramente si vogliono avere i
verbali cartacei come nel vecchio e giustamente rimpianto sistema, occorre
introdurre anche a San Marino la figura del così detto “pianista”, cioè di
personale altamente specializzato che redige contestualmente allo svolgimento
del Consiglio i verbali integrali del dibattito. Potrebbe essere una soluzione,
anche se credo di costo rilevante. Non credo ci siano i presupposti per un
ricorso alla Corte Europea: la pubblicità infatti degli atti del Consiglio è
assicurata dai verbali sintetici e penso che ciò, sotto il profilo
costituzionale, sia sufficiente.

 

Consentimi
infine, caro Marino, a conclusione di questa mia risposta di passare dal serio
al faceto, ti assicuro senza la minima intenzione di sminuire il tuo
apprezzabile impegno civile. Ma sei proprio certo che, se pubblichiamo gli atti
integrali di questo Consiglio, facciamo una cosa utile e valida per noi e per i
posteri? Seguo spesso alla radio i dibattiti del Consiglio e ti assicuro che non
ne ricavo, nella maggior parte dei casi e salve le dovute eccezioni, un giudizio
esaltante meritevole di essere salvaguardato nel tempo. Anche perché oggi tutti
i consiglieri pretenderebbero che il loro “pensiero” venisse integralmente
riportato, senza le manipolazioni che il più famoso Segretario degli Interni
sammarinese, il compianto Avv. Forcellini, era uso operare nella redazione dei
verbali, non solo per esigenze di praticità, ma per tramandare alla storia solo
quelle parti del dibattito meritevoli di essere tramandate. Sinceramente

 

Alvaro Selva

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