L’INFORMAZIONE DI SAN MARINO 20/11/2006
(UMTS gratuite
esentasse)
Ancora non si è
avuta risposta alla domanda sui 50 miliardi (circa) di lire
fatti mancare alle
casse dello Stato per l’UMTS. Benché rivolta
a persone indicate con nome e
cognome e del vecchio e del nuovo governo.
E per un danno enorme.
Il vecchio
governo ha ceduto un bene pubblico (servizio UMTS) a
zero lire, differenziando
San Marino dagli altri Stati che invece
ne hanno ricavato un’enorme entrata,
utilizzata per investimenti straordinari.
Il governo nuovo ha fatto propria la
decisione del precedente. E l’ha
messa prontamente in esecuzione con tanto zelo
da lavorarci anche di notte
ed anche di domenica.
Ora apprendiamo
che c’è di peggio. Non è bastato rilasciare una
concessione gratuita (con danno
per lo Stato) in regime di monopolio
(con danno per i cittadini). La società
beneficiaria di cotanta manna
ha ottenuto dell’altro. “I materiali, gli
impianti, le apparecchiature
ed i relativi software, i proventi e gli utili,
relativi alla gestione dei
servizi di telecomunicazione affidati in concessione
alla società
saranno riconosciuti dall’Amministrazione Sammarinese esenti
da
ogni tassa o imposta diretta ed indiretta presente o futura
(sic),
compresa la relativa tassa di registro…. Per un periodo di 3
anni”. Così è
scritto nella Convenzione firmata per il governo
da Claudio Felici, Segretario
di Stato per le Telecomunicazioni,
il 22 giugno 2005. Con successive
puntualizzazioni si sono messe
le mani avanti per allargare ulteriormente
l’esenzione e prolungarla.
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