Asili nido

Asili nido

– “Liste di attesa più brevi e riduzione dei costi per le famiglie. Ma soprattutto un segnale importante, che va nelle direzione di una più stretta collaborazione fra pubblico e privato nel sostegno dei servizi all’infanzia e quindi della famiglia”. Commenta così il vice segretario CDLS, Mirco Battazza, l’accordo sul riconoscimento degli standard di qualità degli asili nido privati.

Accordo che finalmente potenzia, con 60 posti in più, l’offerta complessiva delle 12 strutture d’infanzia sammarinesi: sette asili nido statali e cinque privati.

L’accreditamento e quindi la riduzione delle rette degli asili privati, ricorda Battazza, è stato più volte sollecitato dal sindacato: “L’urgenza di tradurre in azioni politiche concrete il principio della famiglia come valore indissolubile per la nostra società, è da sempre un punto cruciale dell’impegno sindacale. Per questo abbiamo ripetutamente sottolineato la necessità di dare risposte a quelle famiglie, sono oltre 400, che devono attendere quasi due anni per inserire i loro bambini nelle strutture d’infanzia. Fatto che crea non solo disparità economiche, ma anche continue difficoltà nel conciliare l’impegno lavoro-famiglia” .

“Ora – continua il vice segretario CDLS – il nostro impegno è quello di accompagnare il piano messo a punto dalla Segretaria di Stato all’Istruzione, insieme al dirigente Asili nido pubblici e al responsabile dell’Authority, per consolidare un sistema socio-educativo e una collaborazione fra asili pubblici e privati nel pieno rispetto dei criteri di qualità e professionalità previsti dalla legge”. Contemporaneamente, chiude Battazza, “va fatto un ulteriore passo in avanti, potenziando l’offerta pubblica con la realizzazione di un nuovo asilo nido statale nella zona industriale di Rovereta”.

Nel dettaglio, l’accordo prevede l’aumento 60 posti presso le 5 strutture private già autorizzate, differenziati per asili nido (12 posti) e spazi bambino (48), intesi come servizi integrativi che possono ospitare gli utenti per un massimo di 5 ore giornaliere. Ciò permetterà di raggiungere l’obiettivo del 33% di posti disponibili per bambini da 0 a 3 anni, fissato dalla Conferenza Europea di Lisbona.

Il convenzionamento riguarda una specifica fascia di età (12-36 mesi), dove maggiormente si concentra la richiesta delle famiglie. La convenzione prevede impegni precisi che il gestore dovrà garantire per favorire la costruzione di un sistema integrato pubblico-privato di alto profilo, di regole ed indicatori di qualità, educativo, organizzativo e gestionale.

Lo Stato riconoscerà al gestore privato un contributo mensile per ogni posto bambino convenzionato di 550 € per gli asili nido e 430 € per gli spazi bambini. Il contributo statale permetterà di ridurre in maniera considerevole le rette a carico della famiglia, con l’obiettivo di equipararle a quelle del servizio pubblico.

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy