Associazione con l’Ue, no elvetico preoccupa: condizioni insostenibili per i sammarinesi?
I “diktat” dell’Unione Europea nella trattativa in corso evidenziano le criticità di una vera e propria adesione del Titano
Periodo nero per l’Unione Europea, reduce dal flop dei contratti di acquisto dei vaccini, spesso nel mirino dei singoli stati per la concorrenza fiscale che alcuni paesi comunitari fanno ad altri, latitante da sempre in termini di solidarietà fra stati, egemonizzata sull’asse franco-tedesco penalizzante per i paesi cosiddetti mediterranei e dall’economia più indebolita dalla moneta unica… E, oggi, dopo la Brexit, scaricata anche dalla Svizzera. La Repubblica di San Marino, dal canto suo, fin dai tempi in cui il democristiano Pasquale Valentini rivestiva il ruolo di Segretario di Stato agli Affari Esteri si sta confrontando -in un regime di stretta riservatezza- con l’Ue per la definizione di un accordo di associazione, lo stesso in cui qualche giorno fa la Svizzera ha fatto saltare il banco. Ma se, senza nulla togliere alla capacità del Segretario agli Esteri attuale, Luca Beccari -sul quale ricade la responsabilità maggiore di queste trattative- la Svizzera non è riuscita a strappare un compromesso ritenuto accettabile, come la piccola San Marino potrebbe farlo? (…)
Articolo tratto da La Serenissima
—