Associazione SottoMarino. l problema dell’acqua nella Repubblica di San Marino

Associazione SottoMarino. l problema dell’acqua nella Repubblica di San Marino

La stagione fredda si sta rivelando piuttosto stabile, e seppure di tanto in tanto il freddo
faccia visita anche alle nostre zone, rimane avida di precipitazioni. L’autunno appena trascorso è stato uno dei più siccitosi degli ultimi anni, con effetti anomali sul nostro microclima.
E’ sicuramente strano vedere piante ed animali avere comportamenti che normalmente si verificanoa primavera, ma ancora più preoccupante è la mancanza di piogge e nevicate che dovrebbero, soprattutto in autunno e nella prima parte dell’inverno, andare a rimpiazzare i quantitativi d’acqua prelevati nella stagione calda.
Se non è facile vedere la carenza idrica delle falde o dei pozzi, è invece molto semplice capire
quale livello d’allarme abbiamo raggiunto guardando all’invaso artificiale di Ridracoli. La diga ha
registrato il minimo di livello nei primi giorni di Dicembre con un quantitativo di poco più di 5
milioni di metri cubi, quando nel 2010 il minimo era stato toccato a fine Ottobre con circa 13 milioni di metri cubi. Due anni fa il bacino aveva ripristinato il suo massimo livello in poco più di un mese, grazie ad un Novembre ricco di precipitazioni ed un inverno seguente in cui l’abbondanza di acqua ha portato ad una serie di sfiori della diga (lo stesso principio del troppopieno di un lavandino), cosa che da anni non avveniva. Da Marzo 2011 il livello dell’invaso è costantemente calato a causa di una politica di gestione della risorsa che probabilmente aveva funzionato in passato, ma che nello scorso anno ha portato praticamente tutte le province servite dalla diga ad emanare ordinanze di riduzione
dell’uso dell’acqua potabile. Il livello di allarme si raggiunge infatti alla soglia dei 6 milioni di
metri cubi di Ridracoli, con un netto taglio del deflusso dalla diga.
Anche San Marino a partire da metà Settembre ha in vigore un’ordinanza che richiede ai cittadini un uso più oculato o addirittura l’eliminazione di certi impieghi della risorsa idrica. Questa ordinanza in passato era stata emanata in piena estate, nel periodo in cui i consumi sono più elevati anche a  causa dell’afflusso turistico in riviera. Il Titano, così come molti comuni limitrofi, non hanno provveduto per tempo ad attuare azioni serie di limitazione dell’utilizzo, così in un clima siccitoso si è arrivati a raggiungere il minimo di fine Ottobre 2010 a fine Agosto 2011.
Anche in questi giorni sui giornali si parla di notizie che nuove non sono: la siccità permane, le
risorse idriche scarseggiano, le ordinanze sono in vigore almeno fino alla fine dell’inverno. Eppure a San Marino pare che la situazione sia sotto controllo, secondo le dichiarazioni del direttore dell’AASS. Ora però ci si domanda: visto che la risorsa idrica non si genera dal nulla ma può solo  essere stoccata, quali sono le fonti da cui attinge la Repubblica? E’ stato detto che da quattro mesi San Marino non preleva da Ridracoli, quindi rimangono il bacino sul Marecchia e qualche falda o fonte interna. Sarebbe corretto informare i cittadini riguardo l’entità delle risorse a nostra disposizione, dicendo chiaramente quali sono e per quanto tempo possono sostenere il fabbisogno del territorio, indicandolo anche sul sito internet dell’Azienda dal quale è ugualmente assente una comunicazione riguardante l’ordinanza in vigore, della quale tra l’altro non è dato conoscere l’eventuale scadenza.
Infine, la realizzazione di un bacino imbrifero in territorio è un tema in sospeso da tanto tempo: sperando che le soluzioni allo studio non compromettano il luogo dove si intende realizzare questa infrastruttra costosa ma necessaria, auspichiamo al contempo che si vada verso una maggiore sensibilità sia dei fornitori che dei fruitori del servizio, perché probabilmente il 2012 sarà un anno estremamente difficile nella gestione dell’acqua.
La cittadinanza ha diritto ad una vera informazione e non un semplice ribadire una situazione difficile senza evidenziarne l’entità: vorremmo sapere quali accordi ci sono per l’approvvigionamento e l’attuale livello della crisi, con una tempestiva comunicazione qualora si dovesse ricorrere al razionamento.
Ringraziamo anticipatamente coloro che forniranno le risposte in merito.   Movimento Sottomarino http://www.s8marino.org

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