AUDIZIONE BANCA CENTRALE: IL SOLITO DEPRIMENTE TEATRINO?

AUDIZIONE BANCA CENTRALE: IL SOLITO DEPRIMENTE TEATRINO?

L’Unione per la Repubblica in attesa dell’audizione formula alcune considerazioni
 
L’audizione fissata per mercoledì 14 marzo 2012 rischia di essere l’ennesima occasione persa per svolgere un confronto sereno e costruttivo sul futuro di Banca Centrale.
L’Unione Per la Repubblica ritiene il dossier Banca Centrale un argomento sul quale Governo e maggioranza hanno più volte in questa legislatura inciampato, fatto brutte figure e dimostrato di avere idee poco chiare sul futuro del sistema finanziario e sul ruolo effettivo che un’autorità di vigilanza deve avere in un Paese sviluppato.
Prima i tentennamenti nella nomina del Presidente, poi le polemiche e la decapitazione dei vertici poi un lungo periodo senza Presidente e Capo del Dipartimento Vigilanza, nomina blitz del Direttore Generale e un Presidente temporaneo, presente in Repubblica giusto un mese e mezzo per togliere d’impaccio governo e maggioranza da una figuraccia rimediata sul caso Caringi / Papi / Bossone.
Poi l’epilogo, una nomina stentata, condizionata da un vizio procedurale che ha coinvolto anche l’Ecc.ma Reggenza e l’arrivo nel maggio 2011, proprio durante l’audizione dei vertici di Banca Centrale, del nuovo capo della vigilanza.
Ha ragione il Segretario di Stato per le Finanze, Pasquale Valentini, su Banca Centrale occorrerebbe abbassare i toni.  I toni, aggiungiamo noi, andrebbero misurati anche sui giudizi sul settore finanziario, alle prese con una forte crisi congiunturale.
Rimangono però i fatti su i quali i cittadini chiedono chiarezza e comportamenti che stonano con le scelte del Governo e con il quadro congiunturale di forte difficoltà.
1.    E’ giusto, ma soprattutto sensato che il Presidente di Banca Centrale percepisca emolumenti di oltre 300.000 euro all’anno ? (Alla fine del suo mandato il Presidente costerà allo Stato e al sistema finanziario 1,5 milioni di euro);
2.    E’ corretto che il legale rappresentante dell’autorità di vigilanza del settore finanziario e assicurativo non risieda in Repubblica per scelta e eserciti la professione di Avvocato a Roma e di docente Universitario sempre a Roma?
3.    Non avere dei sammarinesi nel coordinamento della vigilanza è un fatto normale?
4.    E’ normale che una struttura che ha cento dipendenti, assortiti fra sammarinesi e frontalieri, spenda oltre 1,8 milioni di euro in consulenze in due anni senza rendere conto al Consiglio Grande e generale dei nomi dei consulenti e delle materie di intervento per questioni di privacy?
5.    Sono giustificate le nomine e il balletto delle dimissioni nei soggetti sottoposti a commissariamento da Banca Centrale? (nei casi più spinosi ci sono sempre state strane dimissioni Fincapital, Credito Sammarinese, Banca Commerciale Sammarinese)
6.    L’attività di Banca Centrale è solo la vigilanza? (BCSM latita su molti argomenti dell’agenda finanziaria sammarinese e è completamente assente su temi come lo sviluppo del settore finanziario, finanza pubblica, quadro economico congiunturale del Paese).
7.    L’aspetto reputazionale, le dichiarazioni stonate dei vertici Banca Centrale, ormai una costante in questi due anni della gestione Clarizia – Giannini si sono ora affiancate da pesanti polemiche sulla gestione della vigilanza BCSM (spinte da una mano oscura che difficilmente si capisce per chi agisca) e strane fughe di notizie, che non giovano alla credibilità del Paese e di BCSM. Chi risponde per questi grossolani errori che aumentano le difficoltà del sistema economico e rendono il sistema finanziario poco appetibile per investitori esterni?
8.    I numerosi dossier aperti su i quali BCSM ha dato soluzioni poco convincenti e in alcuni casi tentennanti che fine faranno? (Cassa di Risparmio, Finacapital, Credito Sammarinese, Banca Commerciale Sammarinese, San Marino Investiment Bank).
 
L’Unione per la Repubblica non intende entrare nel merito delle attività di vigilanza, responsabilità diretta di Banca Centrale, ne avere informazioni coperte da riservatezza e segreto professionale.
UPR però manifesta forte insoddisfazione sulla gestione di Banca Centrale nel suo complesso, manifestando come il ruolo dell’istituzione sia sempre meno incisivo rispetto alla collettività sammarinese, sempre più costoso ed inefficiente e soprattutto sollevi costante clamore mediatico per scelte a volte decisamente incomprensibili.
A ciò si aggiungono i recenti fatti di cronaca giudiziaria, nei quali emerge, per diretta dichiarazione del Presidente Renato Clarizia, che il prof Clarizia è stato nel 2010 nella sua veste legale consulente di Banca Centrale e consulente di un soggetto vigilato al centro di numerose polemiche e di fatti che hanno coinvolto nel 2009 anche Banca Centrale.
Non è compito dei partiti indagare sull’attività professionale svolta da alti dirigenti di istituzioni sammarinesi, ci duole però rilevare come alcuni incarichi, anche precedenti, siano inopportuni per chi svolge attività di rappresentanza legale in istituzioni di vigilanza dei mercati finanziari.
L’Unione per la Repubblica non si aspetta quindi dall’audizione novità strabilianti, ma il solito deprimente teatrino di un gruppo di dirigenti italiani che difenderà se stessi, i propri ricchi emolumenti, le fette di potere che si sono costruite in terra straniera a scapito del sistema finanziario.
UPR ha presentato un progetto di legge articolato sulla riforma di Banca Centrale e su questo tema attende di vedere se la maggioranza ha la reale volontà di fare uno scatto in avanti sul tema Banca Centrale e soprattutto se, a fronte di numerosi mal di pancia manifestati da membri di governo e consiglieri di maggioranza nei corridoi, qualcuno abbia il coraggio di chiedere definitivi chiarimenti ai vertici di una istituzione troppo spesso bistrattata a causa dei comportamenti dei propri vertici.

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