Audizioni Banca Centrale, forze politiche locali. Agenzia Dire

Audizioni Banca Centrale, forze politiche locali. Agenzia Dire

 BCSM. IN V.DEL VOLTONE TRA OGGI E DOMANI TUTTA L’OPPOSIZIONE 
RETE: CON L.STABILITÀ VIA B.LIST
SU-C10: RISPOSTA SEPA A DICEMBRE 
 Troppo presenti sugli organi di informazione. All’interno di una liturgia forse non troppo rituale, sicuramente insolita, i vertici di Banca centrale, presidente Renato Clarizia e direttore generale Mario Giannini, hanno invitato nella sede di via del Voltone per un confronto tutti i partiti di opposizione. Questo pomeriggio Rete e la coalizione Cittadinanza attiva composta da Sinistra unita e Civico 10, domani mattina tocchera’ invece a Intesa per il Paese, e quindi a Partito socialista e Unione per la Repubblica.
    In primo luogo “ci hanno riferito che si parla troppo di loro sui giornali, che si sentono nell’occhio del ciclone. E che non replicano per non aizzare la polemica”, spiega il senso del colloquio Rita Ugolini di Rete. Per poi soffermarsi sulla loro attivita’. “Ci hanno spiegato- ricostruisce- che con loro i controlli sono diventati piu’ puntuali ed efficaci, cosi’ emergono le anomalie”. Al giro di ispezioni avviato ora mancano solo due istituti di credito. Inoltre hanno riferito della “promessa” loro fatta da parte italiana che “una volta concluso l’iter della legge di stabilita’ San Marino uscira’ dalla black list”. Al centro del colloquio anche le polemiche su stipendi e numero di dipendenti. Dal canto suo, Ugolini ha sottolineato la necessita’ di “normalizzare i rapporti con l’Italia, non possiamo fare finta che non ci sia”. Dopo Rete e’ stata la volta di Cittadinanza attiva. “E’ stato un incontro cordiale- spiega Franco Santi di C10- durante il quale Clarizia e Giannini ci hanno comunicato il lavoro svolto dal 2010 a oggi, rispetto a una situazione molto critica e rispetto all’esigenza di normalizzare i rapporti con il ministero italiano dell’Economia e con Banca d’Italia per recuperare credibilita’ e autorevolezza”.
Senza entrare poi nello specifico di date e tempi si sono affrontate la questione del Sepa e del memorandum d’intesa da sottoscrivere con Palazzo Koch. Nel primo caso dovrebbe arrivare una risposta definitiva sull’ingresso entro la fine dell’anno. “Da parte sammarinese e’ stato infatti fatto quanto c’era da fare e ora dipende da Bankitalia e dall’Abi, il nostro referente con l’Europa”.     Per il memorandum sono invece in corso i tavoli di lavoro sempre con l’ente di vigilanza italiano e “molto dipende dalla black list”.
Altro tema al centro dell’incontro Fondiss, dopo l’approvazione in Consiglio grande e generale del relativo decreto che ha in parte rivisto il ruolo di Bcsm in termini di consulenza e di banca depositaria.
    La coalizione, spiega Santi, esce abbastanza soddisfatta dal colloquio, “di positivo c’e’ la disponibilita’ a dare informazioni e ad avere un rapporto diretto con le forze politiche”, ma certo, non nasconde, “il confronto rimane su due livelli diversi, la distanza e’ determinata dai diversi ruoli che ricopriamo”. Da ultimo, conclude Santi, non e’ mancata un’autocritica da parte dei vertici di Bcsm sulla capacita’ comunicativa di fronte a certe campagne avverse sulla stampa.
    

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