Autovelox fiscali attorno San Marino, Lucignano ancora scettico

Autovelox fiscali attorno San Marino, Lucignano ancora scettico

Il tenente colonnello Gianfranco Lucignano, ormai
simbolo della pressione della Guardia di Finanza

sulla Repubblica di San Marino, additata dal Ministro italiano della economia Giulio Tremonti come covo ( caverna di Alì Babà) degli evasori fiscali italiani, non crede nell’efficacia dei cosiddetti ‘autovelox fiscali‘ pure annunciati dai vertici del corpo cui appartiene come deterrente di sicuro effetto.
Anche perché, il mezzo che gli daranno, non è dei più moderni.

Ha dichiarato in proposito il dr. Lucignano a Francesca Biliotti di Corriere Romagna-San Marino: ‘l’automezzo che arriva qui non dovrebbe essere quello che consente di scoprire i doppifondi, ma solo quello dotato di telecamera che riprende e registra su dischetto o cassetta le targhe. Anzitutto però aspettiamo di vedere quando arriverà qualcosa di descrittivo circa l’automezzo che ci verrà assegnato, solo dopo potremmo vedere come impiegarlo. Se è quello sul quale ho già lavorato nel sud Italia so già come funziona, anche se personalmente continuo ad avere qualche dubbio sulla sua effettiva utilità. Per registrare il numero di targhe infatti basterebbe una pattuglia con due uomini dotati di block notes. Se invece non sono i furgoni che penso, aspettiamo di vedere di cosa si tratta, certo non ci attendiamo un’attrezzatura alla 007.
Insomma il comandante della Guardia di Finanza di Rimini, continua propendere per postazioni doganali fisse.

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