Avv. Luigi Lonfernini, sulla ‘lettera Gattopardo’ in Consiglio. L’Informazione di San Marino

Avv. Luigi Lonfernini, sulla ‘lettera Gattopardo’ in Consiglio. L’Informazione di San Marino

Avv. Luigi Lonfernini

 Dai Lonfernini sempre
correttezza e senso del dovere

L’Informazione di San Marino
Sono stato membro del Congresso di Stato dal
1964 al 1978, e del Consiglio Grande e Generale
sino al 1983, poi, su invito di numerosi
Amici, sono stato eletto Consigliere nel periodo
1998 – 2001; ho ricoperto la carica di
Capitano Reggente per due volte, ho contribuito
a “sdoganare” il Paese da una arretratezza
sociale ed economica.
La mia partecipazione attiva alla vita politica
e sociale ed economica è sempre stata intesa
quale “servizio”, ripeto, quale servizio.
Un Consigliere ha colto l’occasione di una
lettera anonima per denunciare in Consiglio
un presunto “cartello” formato dalle Famiglie
Lonfernini con altre famiglie sotto la regia
dell’ex Segretario di Stato Gabriele Gatti.
Dal momento che ho terminato l’incarico di
Capitano Reggente nell’ottobre del 2001 non
ho partecipato attivamente alla vita politica
dedicandomi , senza intrallazzi, alla mia professione
assumendo l’incarico di Presidente di
un Istituto di Credito mai coinvolto in scandali
o scandaletti.
Alla fine del mio mandato Reggenziale, unitamente
al Collega, ho avuto dal Consiglio,
nel suo insieme, ampi riconoscimenti di “correttezza”
e di onestà politica nello svolgimento
di tutte le mie attività, presenti e passate,
svolte all’interno delle Istituzioni.
Il Consigliere che, in maniera subdola, ha
tentato di infangare l’onorabilità della mia Famiglia
ed in maniera più allargata delle “Famiglie
Lonfernini”, coinvolgendola in macchinose
attività politiche per ridare “fiato” a
politici ed a sistemi che, da privato ed anche
nell’ultimo periodo reggenziale, ho contrastato
anche pubblicamente, ha un solo scopo:
denigrare.
Vorrei ricordare al Consigliere, che ha giurato
sugli Statuti, di difendere, tra l’altro, i principi
che regolano i rapporti tra Cittadini e Stato e
tra i Cittadini che la Carta dei Diritti, all’art.6,
tutela la libertà della persona, mentre l’art.5
recita: “i diritti della persona umana sono inviolabili”.
Nell’Assemblea nella quale i diritti dovrebbero
essere garantiti, un privato cittadino viene
coinvolto senza che abbia nessuna possibilità
di difesa e, tra l’altro, a seguito di una lettera
anonima che mira a screditare nuclei famigliari,
i Lonfernini, che, sia nelle attività private,
sia in quelle pubbliche hanno, da sempre,
mantenuto correttezza e senso del dovere.
Il cattivo uso delle proprie prerogative che le
Istituzioni garantiscono ai Consiglieri possono
generare reazioni in coloro che, ingiustamente
colpiti o coinvolti in vicende frutto
di fantasia o peggio ancora di cattiveria, non
hanno la possibilità di difendersi.
Ma attenzione: comportamenti di questo tipo,
in una Comunità così piccola, contribuiscono
a degenerare i rapporti umani che devono essere
protetti sia tra i Cittadini, sia tra le Istituzioni
ed i Cittadini.
Avv. Luigi Lonfernini

 

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