Avviati a San Marino i lavori sull’identità digitale, arriva il plauso dell’Associazione per l’informatica

Avviati a San Marino i lavori sull’identità digitale, arriva il plauso dell’Associazione per l’informatica

Ieri, nella sede della segreteria di Stato per gli Affari Esteri, si è tenuta “un’importante riunione operativa per coordinare la fase conclusiva sui lavori sull’identità digitale”. Al tavolo erano presenti tutti i soggetti “istituzionalmente coinvolti con il desiderio comune di dare una risposta concreta nel minor tempo possibile”.

Lo annuncia l’Associazione sammarinese per l’informatica, che in una nota “si pregia di avere già tra i propri iscritti almeno quattro aziende interessate a questo importante servizio tecnologico oltre ad aver, già da tempo, nominato un gruppo di lavoro per monitorare gli sviluppi anche al di fuori del nostro territorio”.

Dall’altro canto, l’Associazione sammarinese per l’informatica auspica che, “qualora l’interesse del settore privato sia tale da coprire la domanda interna, l’intervento normativo non si limiti prettamente all’identità digitale ma, nell’ottica di agevolare il ritorno dei cospicui investimenti in infrastrutture e sistemi di sicurezza, apra il mercato a tutti i servizi fiduciari previsti dal Regolamento Ue 910/2014 (eIDAS) e successive integrazioni; oltre all’identità digitale i servizi fiduciari comprendono le firme digitali, le marcature temporali, i sigilli elettronici, la posta elettronica certificata, la conservazione sostitutiva dei documenti digitali e più in generale tutti quei servizi atti a fornire garanzie legali al mercato digitale aumentandone la fiducia da parte dei cittadini e delle imprese”.

Va da sé che “la nascita in territorio di tali soggetti economici, chiamati in gergo Autorità di certificazione (Ca), si traduce con il più grande esercizio di sovranità digitale ed è idea comune che i più alti livelli di competenza si trovino proprio all’interno di questi soggetti economici per via dell’alto profilo di sicurezza applicato ai servizi offerti”.

L’Asi, “non nascondendo il proprio entusiasmo verso l’iniziativa della segreteria Affari Esteri, si propone di intercettare l’interesse di professionisti, laureati, diplomati e più in generale figure con competenze Ict disponibili a seguire un percorso di certificazione e-CF richiesto per operare all’interno delle Ca o nel relativo indotto, sottolineando le opportunità professionali di tale caratura siano riscontrabili solo nel frangente di avvio di tali attività”.

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