Azienda Servizi, Sinistra Unita lancia l’allarme: ‘Situazione preoccupante’

Azienda Servizi, Sinistra Unita lancia l’allarme: ‘Situazione preoccupante’

Il bilancio di assestamento per il 2008 prevede un primo stanziamento di 3,5 milioni di euro a parziale copertura del debito del debito della azienda che secondo le proiezioni si aggirerebbe per il 2008 in 9 Milioni di Euro e per il 2009 in 18 Milioni di Euro tutti a carico del contribuente.

Sono dati preoccupanti, che mettono in seria difficoltà la più grande azienda pubblica del Paese che gestisce beni comuni e strategici come l’acqua e le energie.

Crediamo per questo necessario analizzare in profondità le cause che hanno portato a questa situazione di squilibrio e cercare di individuare con esattezza le responsabilità di questo deficit economico.

Ad una prima superficiale analisi sembrerebbe tutto imputabile all’aumento del costo delle materie prime e al mancato adeguamento delle tariffe in seguito a questi aumenti.

E’ solo questo? Noi per capire vogliamo rivolgere delle precise domande ai soggetti istituzionali responsabili della gestione della AASS cioè alla Segreteria di Stato per i rapporti con l’AASS al Consiglio di Amministrazione dell’AASS, alla Autorità di Regolazione per i Servizi.

Ci attendiamo, nell’interesse dei cittadini, delle risposte chiare per individuare in maniera precisa cause e responsabilità di uno stato di disagio forte che stanno vivendo in prima persona i dipendenti della Azienda e che deve preoccupare l’intera cittadinanza.

Ecco le nostre domande:

Quali sono le azioni intraprese ad oggi nel versante tariffario e quali compiti/azioni sono in corso di svolgimento, sempre sul fronte tariffario, da parte tra i tre soggetti istituzionali?

Sarebbe opportuno che almeno le forze politiche potessero avere copia di tutto il materiale cartaceo scambiato, per poter individuare con correttezza i precisi flussi di richieste e risposte fra i soggetti istituzionali di riferimento per l’Azienda.

E’ vero che la fornitura del gas a ad alcune importanti industrie private avviene sotto il prezzo di costo pagato dalla Azienda per la materia prima?


Se si, in basi a quali contratti di fornitura ciò avviene? questi contratti prevedono clausole di rinegoziazione? e se si, perché questa rinegoziazione non è avvenuta?

Quale è stato il costo sostenuto dalla Azienda in questi casi nel corso del 2008?

Sarebbe intollerabile se ad alcune imprese private fosse stato concesso un trattamento privilegiato, i cui enormi costi ricadranno in maniera preoccupante sulla intera collettività.


Perché ad oggi non è stata data alcuna informazione agli utenti dell’evolversi del problema tariffario e dei relativi costi sostenuti dall’azienda?

E’ vero che molte utenze industriali non pagano la tassa sulle acque reflue? Ed altre pagano solo modesti importi? Perché questo avviene?

Se gli unici soggetti che pagano una tassa consistente sulle acque reflue fossero solo le utenze dei privati cittadini –che lo ricordiamo pagano in base al consumo idrico- emergerebbe una preoccupante contraddizione dove chi inquina di più paga di meno.


Infine, è vero che molte utenze industriali pagano l’energia elettrica vicino al prezzo di costo sostenuto dalla Azienda? Se sì. in base a quali motivazioni?

Certamente se a tutte queste domande venissero date risposte circostanziate sarebbe facile individuare cause e responsabilità del grande deficit dell’AASS.

L’Azienda fino a pochi anni fà è stata efficiente e in forte attivo, e se questo oggi non avviene è perché sussistono precise responsabilità amministrative e politiche che devono essere chiarite ai cittadini.


Ci auguriamo che non emerga il dubbio di una volontà premeditata di portare la situazione economica dell’AASS a livelli preoccupanti, con l’intento di procedere ad una privatizzazione additando unicamente le responsabilità alla bufala della gestione pubblica che non funziona!

Riteniamo questa un pericolosa prospettiva, per questo è quanto mai opportuno lo ripetiamo, individuare cause e responsabilità, l’AASS è un bene comune, e chi non vuole questo prezioso bene dovrebbe per trasparenza verso i cittadini affermalo palesemente!

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