Sotto accusa le opere non autorizzate sul demanio: un’area di 26 metri per 40 circa, all’interno della quale si trovavano sedie a sdraio e tavolini usati dai clienti della discoteca, una pedana in legno di 188 metri quadrati usata come pista da ballo, compresa la postazione per il disc-jockey, la creazione di due locali di somministrazione bevande ed alimenti, la trasformazione di area di ombreggio e passaggio in un locale di preparazione delle pizze. Il pm Irene Lilliu ha di nuovo posto i sigilli al Bagno 26.
Era già successo una prima volta sul finire della stagione turistica. L’ordine è stato eseguito dalla polizia municipale.
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