Banca del Titano: contro lo Stato ‘pagadebit’

Banca del Titano: contro lo Stato ‘pagadebit’

E’ un coro di critiche e di proteste sempre più forti quello che si sta sollevando contro la decisione del Governo “pagadebit” di intervenire con i soldi pubblici per tappare la voragine di bilancio della Banca del Titano.

La Federazione Pensionati Sammarinesi della CDLS ha sollevato già da giorni forti perplessità, alla nostra protesta – nel frattempo – si sono unite la Confederazione Democratica (con un forte intervento del Segretario Generale Marco Beccari) e nei giorni sorsi anche il direttivo unitario della CSU, che ha stigmatizzato il comportamento del Governo invitandolo a non procedere nella direzione annunciata.

Un numero sempre maggiore di pensionati e cittadini stanno chiedendo a gran voce al Governo di non gettare nella voragine finanziaria della Banca del Titano i soldi pubblici ed hanno anche chiesto di agire immediatamente contro i responsabili di questo disastro, a partire dagli amministratori, ai sindaci, al direttore generale, e di intervenire duramente nei confronti di chi doveva effettuare i controlli e le verifiche al fine di prevenire quanto poi accaduto. Non solo, come Federazione Pensionati abbiamo chiesto di attivare immediatamente le iniziative legali e giudiziarie contro i responsabili, anche provvedendo all’immediato sequestro cautelativo di beni mobili ed immobili, a San Marino o in Italia.”


Purtroppo il malcontento e le proteste dilaganti sinora non sono servite a nulla. Il Governo, incurante di tutto e di tutti, tira dritto per la sua strada; nessun impegno o azione formale da parte dell’esecutivo per agire legalmente e patrimonialmente contro i responsabili del dissesto. Solo delle vaghe promesse, mentre la prescrizione degli eventuali reati commessi si avvicina a grandi passi. Siamo convinti che assisteremo all’ennesimo ‘funerale dei diritti’ con tanto di pietra tombale con sopra il solito scontato epitaffio: ‘In nome dell’interesse del Paese. Il Governo pagò!’.

Se c’è veramente la volontà di perseguire i responsabili allora bisognerebbe immediatamente posticipare i termini di prescrizione, allungandoli in maniera da permettere alla giustizia il suo corso.


I pensionati ed i cittadini di questo Paese non possono accettare questa emorragia di denaro pubblico, soprattutto quando un numero sempre maggiore di famiglie arrivano a fatica a fine mese. Questo vortice inarrestabile di aumenti e rincari è stato ulteriormente aggravato dalla “mazzata” derivante dall’aumento delle utenze (luce, gas, acqua), pari al 15%, che questo Governo ci ha benevolmente regalato a inizio anno, incurante – anche in quel caso – delle proteste sempre più vaste.


“Forse siamo già ben oltre i 459 €uro a testa, puntualizza il Segretario della Federazione Pensionati CDLS – Marino Casadei. Sono tantissime le telefonate di protesta di pensionati e cittadini che non accettano questa iniqua imposizione da parte di un Governo che pare ascoltare solamente i “poteri forti”, mentre si dimostra completamente sordo nei confronti delle proteste dei cittadini. E pensare che al momento del commissariamento della Banca del Titano molti esponenti politici avevano fatto interpellanze, lettere di chiarimento ed avevano dichiarato che non avrebbero mai messo la testa sotto la sabbia… Ma oggi sborsare ben 14 Milioni di Euro di denaro pubblico è un ‘atto dovuto’… Ma dovuto a chi ? Non certo ai pensionati ed ai cittadini. Forse è un atto dovuto verso qualcuno, ma non certamente verso l’interesse dello Stato e dei suoi cittadini.”


“Auspichiamo che il Governo, conclude Marino Casadei, cambi rotta ascoltando finalmente le proteste dei pensionati e dei cittadini. In ogni caso, aspettiamo l’esecutivo al traguardo della ‘legge finanziaria’; siccome è stato dichiarato che questa emorragia di denaro pubblico inciderà inevitabilmente nel bilancio dello Stato, in quel momento ci sarà la resa dei conti. E’ opportuno ricordare che, dall’insediamento dell’attuale Governo ad oggi, la Federazione Pensionati è stata convocata una sola volta da parte dell’esecutivo. Noi non crediamo che il Governo abbia il coraggio di dire di no alle richieste sociali e di sostegno avanzate dai pensionati, dopo aver polverizzato un ammontare di denaro pubblico così ingente. Richieste di sostegno concreto, ad esempio per l’acquisto di protesi, medicinali, per il ripristino del rimborso delle spese di trasferta per le cure effettuate fuori territorio, solo per citarne alcune. Quante famiglie, pensionati e cittadini avrebbero potuto avere un aiuto economico, spesso risolutivo, grazie a quei soldi? Al Governo la risposta.”

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