BANCHE. BCSM: ‘ESPOSTI NON FERMERANNO PULIZIA DEL SISTEMA’ Agenzia Dire-Torre1

BANCHE. BCSM: ‘ESPOSTI NON FERMERANNO PULIZIA DEL SISTEMA’ Agenzia Dire-Torre1

CLARIZIA: “I CONTRARI AL CAMBIAMENTO SONO MINORANZA”
Banca centrale non si fara’ sviare dal percorso intrapreso, malgrado la pericolosa resistenza di
“una minoranza di soggetti”. Nel presentare, prima all’assemblea dei soci, poi alla stampa, la relazione consuntiva del 2011 di Bcsm, il presidente Renato Clarizia, si lascia andare a
considerazioni piu’ politiche che tecniche. La sua e’ una forte difesa dell’istituto che rappresenta, ma anche di se’ stesso, finito negli ultimi mesi nel mirino di pesanti accuse giunte allo strappo eclatante delle dimissioni, lo scorso marzo, di uno dei sindaci revisori, Massimo Francioni, ora sostituito, fa sapere Clarizia, con Sandy Concetta Stefanelli.
Cosi’ il numero uno di via del Voltone attacca i nemici di Banca centrale: “La crisi finanziaria internazionale- spiega nella relazione- il necessario adeguamento alle normative di
vigilanza europee, l’emergere della malavita nel tessuto economico, la necessita’ di acquisire credibilita’ nel contesto finanziario internazionale, hanno imposto interventi urgenti e
drastici di pulizia, che si sono scontrati con quei poteri politici, sociali e finanziari contrari al cambiamento”. Il presidente descrive gli anti-Bcsm come “strenui difensori delle
proprie ricchezze e del proprio potere”, e ancora “illusi di poter ancora far prevalere le loro personali rendite di posizione sull’interesse pubblico”. Questi sono responsabili di “una tale
denigratoria campagna mediatica, a livello locale che- chiosa Clarizia- seppur non condivisa dalla maggioranza, ha cercato di delegittimare l’autorita’ delle istituzioni e dei suoi
vertici”.
“Assurdo” viene definito l’assunto sostenuto da questa fronda per cui “la causa del dissesto del Paese  sarebbe il pretendere rispetto delle regole e il proseguire nell’azione di vigilanza”.  Il numero uno di via del Voltone lamenta poi che “questi soggetti” non solo hanno confuso
le idee “per far scambiare il risanatore con il distruttore”, ma hanno alzato il tiro passando dalla campagna mediatica a quella giudiziaria, attraverso gli esposti in tribunale “su cui
rispondera’ la magistratura”.
Esposti che pero’ “non rappresentano il comune sentire del Paese”, si dice convinto Clarizia. Ma “soprattutto- fa infine sapere- non faranno sviare Banca centrale dal percorso intrapreso
del risanamento completo del sistema creditizio e finanziario”.

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