Bilancio 2018, UNAS: Maggior equità e attenzione alle piccole imprese

Bilancio 2018, UNAS: Maggior equità e attenzione alle piccole imprese

Sono diversi i contenuti della legge di Bilancio che “mancano di rispetto e attenzione al mondo della piccola e media impresa”. UNAS, Unione Nazionale degli Artigiani Sammarinesi, a seguito degli incontri avuti alla Segreteria di Stato per le Finanze sul progetto di legge di Bilancio per l’Esercizio Finanziario 2018, interviene per esporre il proprio parere su alcune proposte e linee di principio illustrate di cui, al momento degli incontri – precisa l’Associazione- non erano stati consegnati testi scritti.

Equilibrio di bilancio. Se l’obiettivo dichiarato dal Governo è quello di pervenire al pareggio di bilancio, ben venga perseguire la riduzione della spesa corrente. Ma revisione dei costi, per UNAS, vuol dire ottimizzazione, maggior produttività ed efficacia, non solo accorpare uffici. Le iniziative presentate dal Governo per tagliare la spesa corrente appaiono quindi non sufficienti agli Artigiani.

Equità. Per raggiungere l’equilibrio di bilancio sono necessarie anche nuove entrate. A riguardo, UNAS puntualizza di “non temere le tasse se eque ed uguali per tutti”. Piuttosto ad allarmare gli Artigiani sono l’atteggiamento e i pregiudizi con cui si trovano a fare quotidianamente i conti e la disparità di trattamento fiscale sussistente tra contribuenti, a parità di reddito.
Lo Stato infatti ha piena titolarità ad eseguire l’accertamento dei redditi, sostiene UNAS. Diversamente, l’Associazione stigmatizza l’ingiustizia subita dagli Artigiani, in quanto lavoratori autonomi, a causa di una pressione fiscale che è differente a parità di reddito per contribuenti di diverse categorie. “Perché il reddito di un lavoratore autonomo deve essere sempre tassato al 17%- domanda UNAS – quando un uguale reddito, se si manifesta in altre forme, paga dal 4 al 6%?”.
Questa disparità di aliquote fiscali viene letta come una vera a propria ingiustizia: “Deve essere concessa anche agli imprenditori artigiani e commercianti – sostiene UNAS – la possibilità di essere considerati persone fisiche, e come tali contribuenti portati allo stesso livello di pressione fiscale dei dipendenti”. E deve essere possibile anche per gli Artigiani portare a deduzione quello che si spende certificato con la SMAC, di cui “ad oggi tutta la categoria vive solo l’aspetto negativo ed è esclusa da quello positivo”.

Minimum Tax. Questa imposta straordinaria, ripetuta per la 3^ volta, rappresenta “una mancanza di rispetto per le piccole e medie imprese- manda a dire UNAS- e dimostra la mancanza di conoscenza della realtà contingente”. I redditi, sostengono gli Artigiani, non calano infatti per colpa dell’evasione, ma per la contrazione dell’economia. “Se cala l’economia, le piccole e medie imprese, tessuto economico della nostra comunità, vanno aiutate, non bastonate”.

Nuove iniziative di sviluppo. Nella proposta della Legge di Bilancio si parla anche di nuove infrastrutture, tra cui il carcere, un nuovo ospedale, un palazzetto dello sport, etc. Per UNAS sono sicuramente importanti, ma non possono essere considerate priorità. “il buon padre di famiglia spende solo quando ha le risorse … se ha dei debiti aggiusta la macchina .. non la compra nuova!!!”

Patrimoniale. UNAS si riserva di affrontarla in un secondo momento, poiché è lo stesso Governo che rinvierà ad un successivo decreto. In ogni caso si è lontani dall’accettare serenamente la tassazione di quello che per molti è un risparmio di una vita e che già viene tassato se produce reddito. In ogni caso si auspica che un tema di tale levatura abbia un confronto ed un iter legislativo adeguato e non rinviato ad un mero decreto delegato, scevro di un necessario confronto politico, istituzionale e sociale.”

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