Medici in fuga, è boom di dimissioni. In 4 anni la sanità pubblica a Rimini ha perso 214 camici bianchi: 60 per scelta volontaria e 90 pensionamenti. L’Ausl: “Tutti rimpiazzati”
FRANCESCO ZUPPIROLI – Doppi turni. Orari massacranti. Una mole di lavoro già altissima e moltiplicatasi negli ultimi due anni a causa della pandemia. A queste condizioni, i camici bianchi dicono basta. Non tutti, perché “non siamo lavativi”, premette dall’Ordine dei Medici il presidente Maurizio Grossi. Però, la musica è cambiata. E quello che fino a pochi anni fa era un mestiere ambito, di gratificazione – personale ed economica – sta sempre più diventando per alcuni una gabbia da cui voler uscire. Un ring su cui gettare la spugna. Anche a Rimini. Perché il fenomeno della fuga dei medici non fa distinzioni e sul nostro territorio in quattro anni (dal 2019 al 2022) ha portato via dal sistema sanitario nazionale un totale di 214 professionisti (258 se si considerano le uscite verso altri ambiti territoriali dell’Ausl Romagna). Di questo monte complessivo, dai dati forniti dall’Ausl, a saltare all’occhio è il corposo numero sia di pensionamenti (90), sia di abbandoni, con alla voce “recesso del dipendente” ben 60 camici bianchi usciti dalla sanità pubblica volontariamente e con una decisiva accelerata nel periodo Covid. (…)
Articolo tratto da Il Resto del Carlino