Bruscoli precisa ancora rispetto ad Antonella Mularoni

Bruscoli precisa ancora rispetto ad Antonella Mularoni

A
una settimana di distanza vorrei rispondere all’Illustrissimo
Segretario Mularoni che è fin troppo chiara la sua strategia di
comunicazione dove fa ammissioni parziali e messa alle strette chiude
il “botta e risposta” dicendo che tra i suoi tanti impegni
non ci sono mai state quelle che Lei chiama “le mie questioni”.
A me e a chi ci legge, la sua affermazione, stona come palesemente
“falsa” visto che, tra i suoi tanti impegni, ha fatto ben più
che occuparsene: ha persino trovato il tempo di accompagnarmi ed
accreditarmi. Per cui non si affanni tanto a prendere le distanze, ma
faccia appello al suo spirito garantista che le permetterà di
mantenere la calma e di esprimersi in maniera definitiva solo dopo le
sentenze, a meno che lei non sappia cose che a noi comuni mortali non
è dato conoscere. Inoltre è una evidente affermazione pleonastica
il fatto che Lei illustrissimo Segretario non ritenga utile
continuare, ma si domandi se possa esserlo anche per chi ci legge; ed
è comprensibile, visto il clima avvelenato dalla guerra tra bande in
atto nel Paese, il disagio che può creare dover giustificare ai suoi
elettori i suoi rapporti con il compagno di merende in Montenegro che
vuole ora frettolosamente scaricare. Al di là tutto, le chiacchere
contano poco, per cui la invito in Austria, nel caso riesca a trovare
un po’ di tempo tra i suoi pressanti impegni, ad ascoltare la
registrazione dell’incontro avvenuto a Palazzo Begni, presente
l’allora Segretario Podeschi, in modo da poter rammentare lei
stessa e testimoniare se sono cose fantasiose o triste realtà.

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