“Essendo San Marino per noi un partner fondamentale dobbiamo sederci con loro e trovare al più presto una soluzione”.
Il Ministro Roberto Speranza è tornato a parlare così in pubblico della paradossale situazione di San Marino sul tema del green pass: pur essendo in larghissima parte vaccinati, ai sammarinesi non viene riconosciuto il lascia passare. In questo modo, se nulla dovesse cambiare, i cittadini del Titano si vedranno costretti ad effettuare un tampone ogni 48 per effettuare molte attività in Italia anche se immunizzati. E non si parla solo di vacanze o cene al chiuso, ma anche di lavoro e studio.
Le dichiarazioni di Speranza su San Marino sono state rilasciate dal palco di Unica, la festa nazionale di Articolo Uno, il suo partito, che si è svolta nei giorni scorsi a Bologna, durante il dibattito “Quello che ci unisce: il mondo che cambia, l’Europa, i beni comuni” in cui il ministro alla Salute è stato protagonista insieme all’ex Premier Romano Prodi.
Visualizza questo post su Instagram
Ed è stato proprio Prodi a sollevare pubblicamente la questione sammarinese, parlando del vaccino russo. “Dicevo prima al ministro che ci sono anche delle situazioni particolari – ha detto l’ex leader del centrosinistra italiano sorridendo – Ad esempio a San Marino sono stati vaccinati con il vaccino russo che è efficacissimo ma non è riconosciuto ed i poveretti sono nei pasticci che non sanno come fare. Qui occorrono tutti i coordinamenti possibili e immaginabili. Ma qui ci pensa il ministro” ha concluso lanciando la palla a Speranza.
Il titolare della sanità italiana si è detto concorde sul fatto che “dobbiamo trovare una soluzione”. “Il vaccino russo non è approvato da Ema – ha ribadito – e questo è un problema. Però essendo San Marino per noi un partner fondamentale dobbiamo sederci con loro e trovare al più presto una soluzione”.
Di certo il tempo scorre veloce, visto che il green pass entrerà in vigore ufficialmente da venerdì 6 agosto. Ma già per i sammarinesi sono iniziati i disagi. Soprattutto per chi viaggia, per lavoro o piacere. C’è chi si è visto costretto a disdire le vacanze già prenotate, oppure chi dovrà sottoporsi a tampone – a proprie spese – nonostante il vaccino, per recarsi a fiere e congressi.
Per questo, mentre il malcontento cresce tra la popolazione, il governo di San Marino si è affrettato a rassicurare sul fatto che “continuerà a dialogare con l’esecutivo italiano affinché l’uso di un vaccino non Ema non sia un ostacolo per l’accesso dei sammarinesi a determinati servizi pubblici italiani”, sottolineando che anche il Green Pass di San Marino “avrà valenza europea”. Ancora però non si sa quando.
——