Corriere Romagna San Marino: Banche nella bufera. In Tribunale ipotizzati reati di associazione a delinquere per riciclaggio, ostacolo all’autorità di vigilanza ed esercizio abusivo del credito / Inchiesta Varano, la Cassa rischia grosso/ Da Forlì in arrivo notifiche per 35 indagati
SAN MARINO. Con la conclusione delle indagini si riapre la bufera dell’inchiesta Varano. Un ciclone che mette a serio rischio la Cassa di Risparmio di San Marino al centro dell’inchiesta. Dal Tribunale di Forlì stanno arrivando le notifiche per 35 indagati, di cui 4 legali rappresentanti delle società coinvolte. Tra questi anche il legale rappresentante di Carisp. Secondo il pubblico ministero Fabio di Vizio, è ipotizzata la responsabilità penale della persona giuridica, quindi chi deve rispondere per le azioni della società contestate si troverà in tribunale di fronte ai reati ipotizzati di associazione a delinquere per riciclaggio, ostacolo all’autorità di vigilanza ed esercizio abusivo del credito. Ma attenzione, nel caso in cui in giudizio si arrivasse alla condanna, sarà la persona giuridica – in questo caso il rischio è per la Cassa – a dover versare l’equivalente di sanzioni, parecchio pesanti per il tipo di reati in questione. Oltre alla Carisp, le società coinvolte sono: Banca
Monte dei Paschi di Siena, Battistolli
cs srl e Carifin. Nel processo Banca d’Italia si costituirà parte civile. Nella lunga lista, tra le 31 persone sottoposte a notifica spicca il nome di alcuni personaggi noti appartenenti al mondo economico sammarinese, coinvolti in virtù di essere stati membri dei cda degli istituti bancari accusati di reato. Figurano nell’elenco anche altri ex vertici di Carisp, Carifin e Delta tra cui Paola Stanzani, Luca Simoni e Gilberto Ghiotti. L’inchiesta Varano passerà alla storia come il primo grande terremoto del sistema bancario sammarinese, oltre 500 pagine il dispositivo di notifica e un milione di pagine gli allegati.