Nella relazione della Gendarmeria, inserita nella più generale relazione-Pierfelici sulle infiltrazioni malavitose nella Repubblica dalle zone
limitrofe (dichiarazioni Cecchi,
Giovagnoli,
Alfonso), compare anche il caso Biagioli ( come operazione esemplificativa).
Lo si è appreso scorrendo gli articoli di Antonella Zaghini di La Voce di Romagna che, a quanto pare, ha avuto modo di leggere e il documento principale (appunto quello della Pierfelici), e i documenti allegati, fra cui, appunto, quello della Gendarmeria, che, a detta della Zaghini, è di gran lunga il più puntuale e concreto nella trattazione delle materia rispetto a quello di altri soggetti della Pubblica Amministrazione sammarinese coinvolti nella indagine.
Nella relazione si ricordano operazioni esemplificative a cui forse si doveva prestare maggiore attenzione. A partire dall’arresto del latitante Giovanni Lentini legato a un clan della ‘Ndrangheta e ora condannato all’ergastolo.
Lentini fu rintracciato in un residence di Serravalle dove in tutta tranquillità risiedeva. Sempre negli ultimi anni, con un procedimento ancora alla ribalta delle cronache, venne denunciato l’ex comandante del Corpo Marcello Biagioli per avere falsificato un foglietto di servizio che negli intenti doveva servire come alibi a Stefano Virgili, uno dei componenti della Banda della Magliana, per il colpo al caveau del palazzo di giustizia.
Se in Italia il procedimento si è chiuso con la condanna di Virgili, a San Marino il processo a carico di Biagioli va avanti a colpi di ricusazione.
E nessuno ci mette un freno.