Sul caso di Niki Gatti, morto – suicidato?- nel carcere di Firenze,
tenuto aperto dalla madre, Ornella Gemini (una ‘madre coraggio’), spunta una nuova ipotesi di reato.
Niki sarebbe stato coinvolto in un giro in cui la supposta truffa dell’899 passerebbe in secondo piano rispetto ad operazioni miranti ‘a garantire ai mafiosi la possibilità di comunicare con utenze telefoniche completamente ‘pulite’. Facendo rimbalzare le telefonate da San Marino alla Spagna e poi al Marocco, diventa pressoché impossibile risalire a chi parla. Un sistema perfetto per comunicare senza essere individuati‘.
Ne tratta diffusamente David Oddone su L’Informazione di San Marino.
‘A preoccupare gli inquirenti italiani sarebbe proprio il contenuto delle telefonate. Se questa ipotesi investigativa dovesse rivelarsi concreta, ci sarebbe una nuova chiave di lettura nel suicidio del Gatti ‘.