Cassette di sicurezza. San Marino: vuote. Svizzera: piene

Cassette di sicurezza. San Marino: vuote. Svizzera: piene

Anna De Martino di  NQRimini San Marino: Mentre la Svizzera fa incetta di capitali italiani, a San Marino restano inutilizzate / Le cassette di sicurezza restano vuote 

Gli italiani cercano un riparo per i propri soldi. Sono notizie di questi giorni, giorni di insicurezza finanziaria, con una manovra alle porte (131 miliardi di euro per un pareggio di bilancio nel 2013), fatta di pressione sulla gente, come confermato dal ministro Paolo Romani anche alla platea sammarinese.

I profughi del denaro, stando ai dati di Bankitalia, avrebbero già lasciato gli istituti per 23.4 miliardi di euro.

Di contro, in Svizzera i costi per le cassette di sicurezza, che cominciano a scarseggiare, salgono. E le tariffe si distinguono a seconda che la chiave sia tenuta dal proprietario o dalla banca stessa.

E San Marino? Pare che non via sia lo stesso fermento. Anzi di cassette di sicurezza c’è abbondante disponibilità sulla piazza.

Da Banca Centrale  in via informale fanno sapere che non esiste una normativa specifica sulle cassette e che anzi queste seguono una normativa simile a quella dei conti correnti in presenza di rogatorie internazionali o di eventuale richiesta di scambio di informazioni. Ma c’è un ma: le cassette offrono al cliente la possibilità di ritirare tutto e subito e di cosa vi sia contenuto neanche la banca può sapere alcunchè. Quindi in questo caso quale sarebbe l’informazione da scambiare?

E’ anche vero però, che a San Marino diversamente che in Svizzera può accedere alle cassette solo chi ne è l’intestatario, non basta avere la chiave.

L’adeguata verifica è fatta e il rapporto non è anonimo. I costi variano da 50 a 150 euro l’anno, per le cassette usate prevalentemente dai clienti per i documenti sui conti

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