Catia Manduchi su quel che e’ avvenuto nel Cvb. Risposta ad Andreoli e Vannucci

Catia Manduchi su quel che e’ avvenuto nel Cvb. Risposta ad Andreoli e Vannucci

Ho letto l’articolo circa la richiesta di delucidazioni sulle sorti del CVB, avanzata dall’On. Paride Andreoli, apparso su “L’Informazione” del giorno 7 luglio e la successiva replica del signor Vannucci. Sentendomi parte in causa, mio malgrado, ritengo doverose alcune spiegazioni. Ho già ampiamente illustrato quanto accaduto, anche tramite una lettera inviata a suo tempo ai Segretari On. Arzilli e On. Valentini, che, se desiderate, posso autorizzare a pubblicare. Ho avuto conferma del mio incarico, in seguito a regolare candidatura, dopo circa sei mesi di colloqui, a dicembre 2009 (a partire da luglio 2009, mesi durante i quali ho presentato ricerche, progetti, sostenuto test e colloqui), ho iniziato a lavorare a San Marino a gennaio 2010 e sono stata assunta regolarmente a marzo. Appare quindi evidente che la mia “idoneità” fosse stata ampiamente testata, così come valutate le mie competenze. Ho lavorato a San Marino per oltre un anno, ho fatto il mio lavoro con serietà, responsabilità e diligenza, nonostante le mille difficoltà, cercando di ottenere risultati concreti per il reale bene del Paese, agendo in maniera super partes. Come il signor Vannucci stesso afferma, dopo neppure un anno siamo riusciti ad avviare una promettente attività con un aumento degli eventi congressuali già a partire dal 2010 e congressi internazionali in programma per il 2012 e fino al 2017, con collaborazioni avviate sia a livello nazionale che internazionale. Purtroppo ho ricevuto, sin dall’inizio molte informazioni fuorvianti, che hanno rallentato ed ostacolato l’attività di avviamento. Non mi sono prestata ad interessi particolari ed ho sempre messo in primo piano gli interessi ed il bene del Paese, paese per il quale ero fiera di lavorare. Senza nessuna spiegazione o motivo particolare, mi è stato improvvisamente revocato l’incarico per motivi di “OPPORTUNITA’” (allego lettera revoca incarico, tra l’altro redatta su foglio bianco, senza neppure carta intestata). Questo a soli pochi giorni da un mio incontro a Roma con la FAO circa un importante progetto internazionale, da presentare in occasione di un congresso previsto a San Marino per il 2012 e dalla stesura di una ipotesi accordo commerciale con il CB della Riviera di Rimini per le candidature di Congressi Internazionali e la promozione del territorio, che avrebbe portato benefici notevoli (economici, di fatturato, presenze, ecc.) alla Repubblica di San Marino. Ora si stanno raccogliendo i frutti del mio lavoro e portando avanti i progetti da me avviati. La quasi totalità dei progetti menzionati dal signor Vannucci nel comunicato stampa dell’8 luglio u.s., sono stati avviati o progettati durante il mio mandato, così come tutte le attività di marketing, comunicazione e promozione, attività che hanno dato visibilità e risultati concreti, a dimostrazione, ancora una volta, “dell’idoneità” della mia figura professionale. A testimonianza il Sales & Marketing Plan da me presentato (sia annuale che triennale), così come i Report mensili e trimestrali e la relazione di fine anno. Ho messo a diposizione il mio Know-how, le mie conoscenze, i miei contatti, il mio materiale. Come ritenevo doveroso, ho presentato un programma per tre anni, corrispondente alla durata del contratto che mi era stato confermato. Ho formato il personale ed assunto in FORMAZIONE, facendo risparmiare denaro e dando opportunità di lavoro a giovani sammarinesi. Ritengo che il danno da me subito sia incalcolabile, non solo a livello economico e psicologico, ma anche e soprattutto a livello di immagine professionale. Sono una professionista seria, che lavora da tanti anni nel settore, con una ottima reputazione, ho sempre rispettato i principi morali, etici e deontologici, che dovrebbero essere alla base di ogni sana attività e di tutti i rapporti umani. Mi ritengo vittima di una profonda ingiustizia, come professionista e come donna, solo per aver sostenuto interessi generali per il bene del Pase e non certo interessi di parte. Le espressioni e considerazioni personali contenute nella risposta dell’attuale Presidente del CVB hanno leso la mia dignità sia a livello umano che professionale. La mia onorabilità e la mia immagine professionale saranno tutelate nelle competenti sedi giurisdizionali, per tramite dei miei legali di fiducia, ai quali ho già conferito ampio e formale mandato in tal senso. Ringraziando per l’attenzione, porgo i più cordiali saluti.

Catia Manduchi, ex direttore Convention & Visitors Bureau della Repubblica di San Marino. Rimini, 14 luglio 2011.

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