Cdls, Federazione Industria: verso l’11° congresso

Cdls, Federazione Industria: verso l’11° congresso

E’ iniziato il conto alla rovescia verso l’undicesimo congresso della Federazione Industria della Confederazione Democratica. Nella giornata di oggi, mercoledì 14 gennaio, il segretario uscente della FLIA-CDLS, Giorgio Felici, ha illustrato al direttivo i temi che saranno affrontati durante i lavori congressuali in calendario la prossima settimana.
Temi riassunti nel titolo che farà da sfondo all’assise: “Oltre il contratto. Protagonisti di un nuovo sviluppo produttivo e di nuove opportunità per i giovani”.

“Il repentino cambiamento dello scenario economico – spiega il segretario della federazione industria – innescato dalla tempesta finanziaria internazionale, ci impongono un cambio di passo nelle relazioni industriali. Meno di un anno fa l’economia sammarinese macinava numeri in forte controtendenza rispetto ai paesi dell’euro: l’occupazione segnava una delle crescite più importanti dell’ultimo decennio, mentre il Pil viaggiava oltre il 5%. Ora invece dobbiamo fare i conti con un forte calo dei fatturati delle imprese e con un massiccio aumento delle ore di cassa integrazione e di richieste di mobilità”.

Le parole chiave dell’undicesimo congresso riflettono questa difficile congiuntura: “Oltre il contratto – continua Giorgio Felici – sta a significare l’assoluta necessità di chiudere in tempi brevi, senza incagliarci in tatticismi e rimpalli, questa vertenza e quindi metter in campo misure per arginare i contraccolpi della crisi. Del resto la piattaforma contrattuale, dopo oltre 200 assemblee nelle fabbriche, è stata approvata dal 92% dei lavoratori; percentuale che va oltre al semplice via libera alle proposte sindacali, ma indica un forte bisogno di compattezza e di determinazione del mondo del lavoro che si trova di fronte a uno scenario di recessione”.

Per questo l’appuntamento congressuale, conclude il segretario della FLIA-CDLS, deve rappresentare l’occasione per discutere di un “nuovo sviluppo, di un progetto di rilancio dell’economia reale, di quella economia lontana dai facili miraggi finanziari, ma fatta di solide imprese manifatturiere che hanno prodotto ricchezza e alti livelli di occupazione”.

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