C’era una volta AP

C’era una volta AP

‘C’era una volta Ap’, lettera-denuncia di Erik Casali, Vice Segretario Nuovo Partito Socialista

“C’era una volta Alleanza Popolare, che combatteva le ingiustizie, che denunciava con forza scandali e guasti prodotti dalla politica e da chi amministrava la cosa pubblica.

Sembra passato tanto tempo, da quando tra le forze di opposizione c’era Alleanza Popolare, un movimento più che un partito, che con oltre 10 anni di battaglie nel nome della moralità, dopo essere stato spesso alla testa di chi lamentava il degrado del paese, si trova ora a condividere tutto il peggio espresso dal Governo, buttando alle ortiche oltre un decennio di credibilità.

Finalmente due anni fa al Governo, un evento salutato da molti come un fatto positivo per il paese, finalmente alcuni tra i più severi censori dei Governi passati erano al comando!

Nonostante ciò, dopo tanti mesi di Governo, si può facilmente capire che nulla è cambiato.

Infatti è sotto gli occhi di tutti che le cose, a parte qualche piccolo segnale, sono rimaste come prima, quindi peggiorate, visto che i problemi se non vengono mai risolti, aumentano, rischiando di essere poi ingestibili e diventare un’ ‘industria’.

Il caso Asset, i Giochi, la Centrale del Latte e altri gravi fatti lo provano.

Pur vantando figure valide, alcuni amici ed elementi di indubbio valore, AP una volta al Governo pare abbia subito l’abbraccio fatale di chi al governo c’era già.

Da parte di chi era in quei governi degli anni ’90’,tanto bistrattati e tanto evocati da alcuni di AP come scusa sempre buona ai loro insuccessi, come scusa sempre valida, alla loro incapacità di governare.

C’era una volta AP che battagliava sul voto estero, che ora non pare più un problema.

C’era una volta AP che tuonava contro chi favoriva gli amici, mentre ora fa la stessa identica cosa ,favorisce gli amici, i parenti, tutela solo gli imprenditori vicini a se, mette alla porta chi gli è contro, deridendoli pure.

Purtroppo AP ha permesso l’assegnazione di incarichi senza i requisiti di legge, ha avvallato l’ apertura di attività commerciali in zone industriali, combatte il monopolio del latte ma tace colpevolmente su quello delle Telecomunicazioni, ora in mano ad un’unica famiglia.
Ha portato i Commercianti in piazza dopo trent’anni, ed ha anche fatto protestare in pubblico per la prima volta i Gendarmi.
Si è resa impopolare, prendendo le difese anche di quanto fatto da altri, ai quali non passa per la testa neanche per un attimo di difendere l’operato di Alleanza Popolare, anzi dando loro le colpe che non hanno e così farà molto probabilmente anche l’elettorato, sempre più deluso.

Forse c’è ancora tempo, speriamo che AP, ritrovi il lume di un ragionamento politico e responsabilmente riconosca ed ammetta il fallimento di un progetto.

Solo facendo ammenda e mettendo da parte qualche personaggio animato solo da personalismi e con pazienza e umiltà, potrà tornare quel punto di riferimento per chi ha sempre inteso un modo corretto di fare politica.”

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