Cerimonia di ingresso dei nuovi Capitani Reggenti MIrko Tomassoni e Alberto Selva

Cerimonia di ingresso dei nuovi Capitani Reggenti MIrko Tomassoni e Alberto Selva

Secondo il tradizionale protocollo ha avuto luogo, questa mattina, la Cerimonia di Insediamento dei nuovi Capitani Reggenti, Mirco Tomassoni e Alberto Selva. La nuova Reggenza ha prima ricevuto, a Palazzo Valloni, i numerosi Rappresentanti del Corpo Diplomatico e Consolare, fra i quali anche l’Ambasciatore americano, Robert Spogli e quello cinese, Dong Jinyi, nonché l’Oratore Ufficiale, Staffan De Mistura.
I nuovi Capitani Reggenti si sono quindi recati, in corteo, a Palazzo Pubblico da dove, assieme ai Reggenti uscenti ed a tutti gli invitati, sono saliti alla Basilica del Santo Fondatore per assistere al Rito religioso. Sempre accompagnato dai Corpi militari in parata, il corteo reggenziale ha fatto ritorno a Palazzo Pubblico dove, nella sala del Consiglio Grande e Generale, dopo l’orazione ufficiale e il giuramento di rito nelle mani del Segretario di Stato per gli Affari Interni, il passaggio del Collare di San Marino, simbolo del potere reggenziale, ha sancito l’Investitura di Mirco Tomassoni e Alberto Selva alla suprema Magistratura dello Stato sammarinese.
Il Nunzio Apostolico, Mons. Giuseppe Bertello, Decano del Corpo Diplomatico, nella fase di apertura della Cerimonia, ha rivolto ai nuovi Reggenti il tradizionale messaggio di saluto, incentrato prevalentemente sul successo riscontrato da San Marino nella realizzazione del programma della Presidenza sammarinese del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa, conclusasi lo scorso maggio. Il Decano ha evidenziato l’importanza delle priorità concretizzate dalla Presidenza, con particolare riferimento al tema del dialogo tra le religioni che “può offrire un contributo consistente alla causa della pace” ed ha affermato che l’azione sammarinese in questo contesto costituirà “un valido contributo alla riflessione e all’azione, non solo del continente europeo ma di tutta la comunità internazionale.”
La nuova Reggenza, nel discorso di ingresso, tenuto a Palazzo Valloni, ha voluto rivolgersi in particolare ai numerosissimi Rappresentanti degli Stati con i quali San Marino intrattiene relazioni ufficiali ed ha sottolineato il crescente impegno sammarinese nel contesto internazionale, riferendosi anch’Essa agli ottimi risultati ottenuti da San Marino con la Presidenza del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa. Ricordando le varie campagne europee sui diritti umani, promosse e sostenute da San Marino, la Reggenza ha affermato che “la Repubblica ha da sempre coscienza e forti motivazioni per sostenere una cultura democratica e di coesione sociale ove possano affermarsi pari opportunità e dignità per tutte le persone”. Ricordando le affinità etiche e morali con i Loro Paesi, la Reggenza ha ribadito ai Rappresentanti Diplomatici presenti la posizione di San Marino nei confronti della pena di morte, definita “strumento di negazione del principale diritto che ci appartiene”. Anche i temi dell’integrazione europea e dell’emergenza per il degrado ambientale hanno trovato spazio nel discorso reggenziale che si è concluso con l’impegno della Suprema Magistratura a vigilare sul processo di riforme e di ammodernamento dello Stato sammarinese, nel pieno rispetto delle regole democratiche e nel superiore interesse del concetto di “bene comune”.
Staffan De Mistura, Inviato Speciale delle Nazioni Unite in Iraq, Oratore Ufficiale della Cerimonia, nel suo discorso intitolato :” La Repubblica di San Marino e la cooperazione internazionale” ha ricordato che “ il mantenimento della pace e della sicurezza internazionale rappresenta la ragione più profonda della istituzione dell’ONU”. Per questo motivo le iniziative sammarinesi in ambito europeo, a sostegno del dialogo fra le culture e le religioni, quali la Conferenza di aprile, alla quale egli stesso ha partecipato, hanno costituito un’occasione importante di dibattito che prosegue oggi anche nell’ambito delle Nazioni Unite. Ricordando la partecipazione, nei prossimi giorni, del Segretario agli Esteri, Stolfi, all’Incontro ad alto livello sul dialogo fra le culture e le religioni che avrà luogo al Palazzo di Vetro, De Mistura ha sottolineato l’importanza del ruolo dei piccoli Stati all’ONU ed ha ricordato l’incarico, conferito a San Marino, quale mediatore assieme al Senegal nel processo di rivitalizzazione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. “Credo occorra sottolineare” ha concluso De Mistura “quanto sia importante che San Marino prosegua nella sua collaborazione all’attività delle Nazioni Unite, fornendo un contributo prezioso e irrinunciabile.”

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