CGG. Ordine del Giorno sulla sicurezza. Cittadinanza Unita

CGG. Ordine del Giorno sulla sicurezza. Cittadinanza Unita

ODG SULLA SICUREZZA

Il Consiglio Grande e Generale

Alla luce dei fatti avvenuti nei giorni scorsi, in particolar modo la rapina a mano armata ad un distributore alla Ciarulla e la tentata rapina nelle vicinanze di una banca a Domagnano, che aumentano il senso di insicurezza fra i cittadini 

Ritenuto prioritario affrontare nei tempi più brevi possibili una serie di temi centrali per il mantenimento della sicurezza sul territorio e del buon funzionamento delle forze dell’ordine, prendendo le più opportune decisioni politiche e legislative;

Visto anche l’Ordine del Giorno approvato il 24 gennaio 2014 che impegnava il Governo ad inserire entro il 31 ottobre 2014, nel Codice di Procedura Penale, il giudizio direttissimo per i reati che presentano i requisiti dell’arresto in flagranza;

Considerato l’ordine del giorno approvato nella seduta del 30 aprile u.s che dava mandato al Governo di “attuare il riordino dei Corpi… considerando prioritarie le seguenti esigenze: a) maggiore coordinamento fra i Corpi con una migliore definizione delle funzioni e la creazione di una centrale operativa unica; b) adeguamento dell’organico e della linea gerarchica di ciascun Corpo; c) attivazione di percorsi formativi, per le nuove reclute e di aggiornamento per il personale già in servizio”, di “concludere, entro il 30 settembre 2015, l’iter legislativo per la piena funzionalità del Dipartimento di Polizia”, di “predisporre celermente la revisione dei regolamenti dei Corpi”, di “completare l’implementazione dell’Accordo di collaborazione tra il Governo di San Marino e il Governo Italiano sulla Cooperazione per la prevenzione e la repressione della criminalità”;

si impegna a calendarizzare entro 6 mesi un apposito dibattito per discutere precise linee politiche relativamente ai seguenti temi:

a) il budget da destinare alle forze dell’ordine nonché la sua destinazione specifica ai singoli scopi delle forze dell’ordine, fra i quali:

i corsi e i programmi di formazione, a partire dalle esercitazioni per l’uso delle armi e alla conoscenza dei più efficaci metodi investigativi, nonché da adeguati momenti di approfondimento sull’uso di nuove tecnologie e di nuovi ambiti e metodi di indagine verso le nuove forme criminali (es: pirateria web, cibercrime…) e da corsi di lingue straniere,

la dotazione dei mezzi e delle attrezzature, con particolare riguardo all’ammodernamento del parco mezzi, del vestiario, della tecnologia che consente di individuare e reprimere la criminalità,

la quantità di uomini sul territorio, in particolare nelle ore serali e sui confini, e quindi le politiche di arruolamento di personale giovane e motivato;

b) le forme e le modalità di coordinamento dell’attività dei corpi, con particolare riferimento alla necessità di una Centrale Unica per coordinare attività e spostamenti dei vari corpi di polizia;

c) la protezione legale per gli appartenenti ai corpi di polizia durante l’espletamento delle loro funzioni (ad esempio in caso di colluttazioni, sparatorie, perquisizioni, ecc…), in particolare qualora gli uomini adibiti all’intervento siano soli e quindi in assenza di testimoni,

d) l’inserimento del processo per direttissima all’interno del Codice di Procedura Penale Sammarinese; 

e) la regolamentazione degli istituti di vigilanza privata e le forme della loro collaborazione con le forze di polizia pubbliche;

f) i limiti e le modalità di utilizzo delle armi per le forze dell’ordine;

h) la revisione dei regolamenti dei Corpi di Polizia,

i) la regolamentazione delle operazioni di polizia transfrontaliere in cui è richiesta collaborazione ed assistenza congiunta da parte delle forze dell’ordine italiane e sammarinesi;

j) la creazione di collegamenti adeguati fra database italiani e sammarinesi;

k) l’implementazione dell’Accordo di collaborazione tra il Governo di San Marino e il Governo Italiano sulla Cooperazione per la prevenzione e la repressione della criminalità, per quanto riguarda i settori di collaborazione previsti ed in particolare per l’attivazione di percorsi formativi;

l) la previsione di adeguati e significativi incentivi economici per i cittadini che decidano di installare sistemi di allarme o altre efficaci forme di protezione antintrusione

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