Ci vorrebbe un grande ‘Vespasiano’

<b>Ci vorrebbe un  grande ‘Vespasiano’</b>

Questa notte, passate le 24.00, ero in Piazza Cavour con alcuni amici a discuter di politica .

Piena di giovani universitari la Vecchia Pescheria, presi d’assalto i migliori Bar di Piazza Cavour, era quasi impossibile prendere un caffè.
E poi dicono che c’è la crisi.

Di birra ne scorreva a fiumi, ma la cosa più emblematica, di questa Rimini notturna, era che scorrevano anche fiumi di ‘orina’ frutto di un giovanile, quanto efficiente, metabolismo.

Proprio li, dietro al Palazzo dell’Arengo, mentre ogni vicolo e ogni muro tornava buono per pudiche pisciate, l’oscuro giardino davanti l’ingresso del Consiglio Comunale faceva squallido velo a dure panchine, alcove di amori drogati.

Li dietro la residenza municipale, Signor Sindaco, si fa proprio di tutto; ci passi in incognito la notte e vedrà.

Signor Sindaco, fa vergognare lo stato di abbandono e di trascuratezza del lato oscuro dell’Ex Albergo Aquila d’oro, diventato l’ingresso meschino del nostro Consiglio Comunale, non vogliamo che ora diventi una porcilaia, sarebbe veramente troppo, Rimini non se lo merita.

Ma quella sera c’era chi, memore di studi classici, invocava il grande Vespasiano:
Tito Flavio Vespasiano fu un imperatore romano che governò fra il 69 ed il 79 d.c. che spese molto danaro in lavori pubblici, in restauri e in abbellimenti di Roma: un nuovo Foro, lo splendido Tempio della Pace, bagni pubblici (che presero nome di “Vespasiani”) e l’immenso Colosseo.

Un celebre aneddoto riferisce che egli mise una tassa sul prelievo di urina (usata dai tintori di panni) dai gabinetti pubblici (che da allora vengono chiamati anche vespasiani).

Rimproverato dal figlio Tito, che riteneva la cosa sconveniente, rispose: Pecunia non olet (“il denaro non ha odore”, quale che ne sia la provenienza).

Sig. Sindaco se facesse anche lei come il grande Imperatore Vespasiano potrebbe passare alla storia; si ripianerebbero i debiti del Comune rendendo più decorosa la città, risparmiandoci tutte le spese che occorrono, ogni mattina all’alba, per ripulire dai rifiuti delle bottiglie di birra e dal ‘piscio’ (con gli idranti) tutto l’intorno della Sua residenza municipale.

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