Cittadinanza di San Marino per naturalizzazione, cambiamenti in vista: esame di lingua e storia ma si potrà mantenere la cittadinanza d’origine

Cittadinanza di San Marino per naturalizzazione, cambiamenti in vista: esame di lingua e storia ma si potrà mantenere la cittadinanza d’origine

Dopo anni di polemiche, battaglie e pressioni degli organismi internazionali si appresta a cadere l’obbligo di rinuncia alla cittadinanza d’origine nel momento in cui si acquisisce quella di San Marino per naturalizzazione.

È una delle importanti novità che saranno inserite nella bozza di legge in arrivo in Consiglio nei prossimi mesi. L’altra è che l’ottenimento della cittadinanza del Titano sarà subordinata ad uno specifico test di conoscenza della lingua italiana, della storia e delle istituzioni della Repubblica di San Marino.

Nei giorni scorsi il Congresso di Stato ha creato un gruppo di lavoro ad hoc per predisporre la bozza di legge entro il 30 giugno 2022 indicando queste linee guida.

Quello della rinuncia della cittadinanza d’origine è un tema caldo da molto tempo. In particolare è il Comites di San Marino, che rappresenta i cittadini italiani sul Titano, ad aver sollevato la tematica con forza negli ultimi anni. Ma soprattutto era stato l’ECRI – Commissione Europea contro il razzismo e l’intolleranza – nel proprio Rapporto relativo al quinto ciclo di monitoraggio nel febbraio 2018 a raccomandare alla Repubblica di San Marino di introdurre una maggiore flessibilità per quanto riguarda la doppia cittadinanza quando si acquisisce la cittadinanza sammarinese.

Nel luglio dello scorso anno l’argomento era approdato in Consiglio in occasione di alcune modifiche alla legge sulla cittadinanza. Qui era stato approvato un ordine del giorno condiviso da tutte le forze politiche che impegnava il Congresso di Stato ad “un confronto strutturato con tutte le forze politiche rappresentate in Consiglio Grande e Generale, verificando contestualmente le implicazioni di carattere amministrativo con gli Uffici competenti, che abbia come obiettivo la presentazione, entro il 30 novembre 2021, di un Progetto di Legge che contempli, fra gli altri, il tema dell’obbligo di rinuncia alla cittadinanza originaria”.

Quella proposta di legge è stata preparata e presentata ai gruppi consiliari il 26 novembre 2021. Ma la bozza non è andata avanti perché durante l’incontro, spiega il Congresso nella delibera dei giorni scorsi, “è stato valutato utile approfondire l’opportunità di subordinare l’ottenimento della cittadinanza sammarinese ad uno specifico test di conoscenza della lingua italiana, della storia e delle istituzioni della Repubblica di San Marino”.

Di qui la valutazione di creare un gruppo di lavoro per elaborare, entro il 30 giugno, una bozza di normativa che disciplini le modalità di svolgimento di test di conoscenza della lingua italiana, della storia e delle Istituzioni sammarinesi”.

Il Gruppo è coordinato dal Direttore di Dipartimento Affari Istituzionali e Giustizia ed è composto anche da: Direttore di Dipartimento Istruzione o suo delegato, un rappresentante del Dipartimento Affari Esteri, un rappresentate del Dipartimento di Studi Storici dell’Università di San Marino, un rappresentante dell’Istituto Giuridico Sammarinese, il Dirigente dell’Ufficio Stato Civile o suo delegato.

Il Governo ha espressamente indicato che la bozza di legge dovrà contenere:

  • le caratteristiche e modalità di svolgimento del test di accertamento della lingua, anche in base al “Quadro comune di riferimento per l’accertamento europeo” approvato dal Consiglio di Europa;
  • elenco degli eventuali esoneri per l’effettuazione del test di lingua (cittadini italiani, persone già in possesso di una certificazione di lingua ecc.)
  • caratteristiche e modalità di svolgimento del test di storia e istituzioni sammarinesi;
  • identificazione e caratteristiche dell’ente certificatore;
  • contenuti dei testi;
  • iter, tempistiche e organizzazione dei test
  • ogni altro elemento che il gruppo ritiene utile al fine dell’efficacia di una eventuale produzione normativa.

 

Davide Giardi

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