Cittadini all’estero, precisazioni del Segretario Mularoni

Cittadini all’estero, precisazioni del Segretario Mularoni

Repubblica di San Marino
 
UFFICIO STAMPA DELLA SEGRETERIA DI STATO PER GLI AFFARI ESTERI E POLITICI, LE TELECOMUNICAZIONI E I TRASPORTI
Comunicato stampa          
            Non amo le polemiche – soprattutto in periodi giustamente dedicati ad altro da quasi   tutti  – ed ho evitato dunque di farne in questi giorni.
            Tuttavia, a fronte del perseverare di illazioni e commenti su questioni che riguardano in primis questa Segreteria di Stato, ritengo opportuno effettuare le seguenti precisazioni.
1)    Da anni i cittadini sammarinesi residenti all’estero – come correttamente ricordato dall’ex-Presidente della Consulta in questi giorni – sono rappresentati dalle Associazioni dei Sammarinesi all’estero, i cui organi sono democraticamente eletti e che si riuniscono annualmente a San Marino i primi giorni di ottobre per discutere dei problemi concernenti in maniera particolare i concittadini non residenti in Repubblica.
E’ certamente legittimo scrivere lettere sui giornali, ci mancherebbe; è tuttavia opportuno ricordare che la democrazia ha le sue regole e che se gli organi liberamente eletti dai concittadini sono ritenuti non più rappresentativi della volontà della maggioranza dei Sammarinesi residenti nella circoscrizione consolare di pertinenza esiste un solo modo per risolvere il problema: candidarsi ed ottenere i voti in occasione delle elezioni che le Comunità organizzano.
La Consulta si è riunita a San Marino anche nell’ottobre scorso e l’incontro che ho avuto con essa è stato sereno, positivo e costruttivo, come riconosciuto al termine dell’incontro dalla Consulta stessa. Tutti gli argomenti sollevati in quella sede sono stati affrontati e la posizione del Governo sui vari temi è stata chiaramente spiegata.
E’ ovvio che quale Segretario di Stato agli Affari Esteri non posso assecondare l’opera costante di delegittimazione dei  rappresentanti dei Sammarinesi all’estero regolarmente eletti dai concittadini.
2)    Da vari giorni si evidenzia come grande problema il mancato invio in forma diretta ai residenti all’estero della lettera di auguri natalizi, che avrebbe dato luogo a proteste (mi risulta di ben pochi cittadini, in verità, gli stessi che spesso si rivolgono ai giornali per le più svariate vicende). L’argomento principale della protesta sarebbe il persistente leit motiv della mancata parità dei diritti rispetto ai concittadini residenti in Repubblica. Mai argomentazione mi è parsa più sbagliata, in quanto da anni i concittadini residenti in Repubblica non ricevono più gli auguri natalizi dei Segretari di Stato, con grande soddisfazione di tutti coloro che hanno a cuore la tutela dell’ambiente – che vedono quintali di carta in meno finire nell’immondizia – e credo anche di tutti i Sammarinesi, che hanno apprezzato questo mutamento di costume da parte della classe politica.
Consapevole che il rapporto coi concittadini non residenti in Repubblica vada maggiormente coltivato – rispetto ai residenti – in ragione della lontananza, ho per tempo inviato una lettera ai Presidenti delle Comunità ed ai Consoli, affinché proprio in virtù della loro veste istituzionale, diversa e complementare, si rendessero tramite presso i concittadini residenti all’estero degli auguri, delle preoccupazioni e delle speranze per il nuovo anno. Cosa che mi risulta abbiano fatto in maniera egregia. Ritengo che il rispetto dei ruoli sia il modo migliore per valorizzare figure che sono riconosciute dalla legislazione come soggetti aventi funzioni importanti da svolgere nell’interesse della Repubblica. E se ciò contribuisce ad immettere meno carta nell’ambiente ed ad effettuare risparmi, credo che come cittadini dovremmo esserne tutti contenti, in particolare in questo momento storico.
3)    Quanto alle nomine dei rappresentanti diplomatici e consolari, ricordo che le stesse sono di competenza governativa. In occasione dell’ultima Consulta mi sono impegnata ad informare le Comunità di pertinenza della nomina dei Consoli prima che il nominativo divenga di dominio pubblico, non a concordare con le Comunità i nominativi dei Consoli stessi, che sono scelti dall’esecutivo. Quanto alla questione specifica di Genova, in sede di Consulta vi è stata l’occasione di parlare anche di questo.
 
Antonella Mularoni
            Segretario di Stato
San Marino, 11 gennaio 2011/1710 d.F.R.

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