Civico 10 interviene sui controlli della Finanza diretti ai residenti italiani sul Titani

Civico 10 interviene sui controlli della Finanza diretti ai residenti italiani sul Titani

Da qualche tempo gli italiani residenti a San Marino hanno iniziato a ricevere preoccupanti raccomandate da parte della Guardia di Finanza italiana. Lo scopo delle raccomandate sarebbero quelle di avviare una serie di controlli fiscali accurati su tutti i cittadini italiani residenti in Repubblica che hanno compiuto movimenti di capitali da e verso la Repubblica fra il 2009 e il 2014. Questo controllo così capillare rientrerebbe, pare, nell’ambito della ormai famosa indagine “Torre d’Avorio”, avviata dalla procura di Forlì in materia di riciclaggio e evasione fiscale, che ha investito mediaticamente in pieno San Marino a fine settembre 2015.

Le domande del questionario allegato alla raccomandata, e i toni della stessa, lasciano intendere che si tratta di un’operazione che va ben oltre l’operazione di controllo preannunciata a seguito della scadenza dei termini della cosiddetta Voluntary Disclosure, nei confronti di coloro che non ne hanno fatto ricorso. E’ evidente che un’operazione condotta così a tappeto e non giustificata dagli attuali ritrovati ottimi rapporti fra i due Paesi, rischia di elevare il livello di preoccupazione fra i residenti italiani e rischia di compromettere l’avvicinamento di investitori alla nostra realtà. Questo nonostante i molteplici riconoscimenti ottenuti non solo dall’Italia, ma dagli stessi organismi internazionali di controllo finanziario.

Il Segretario Capicchioni, interrogato dai microfoni di San Marino RTV, ha giustamente stigmatizzato l’accaduto, annunciando richieste di chiarimenti nei confronti della controparte italiana nei primi giorni di questa settimana. 

Ci chiediamo tuttavia il motivo per cui, dopo l’incontro che aveva stemperato la situazione dello scorso autunno, la temperatura si sia nuovamente rialzata senza motivazioni apparenti. L’invio massivo di queste raccomandate stona, evidentemente, con le foto sorridenti e con le molteplici dichiarazioni rese a mezzo stampa sia dal versante sammarinese, che da quello italiano, sulla stabilizzazione dei rapporti, e mina potenzialmente l’attrattivitа del nostro sistema economico nei confronti degli imprenditori italiani.

Confidiamo che la Segreteria alle Finanze, affiancata anche dagli Affari Esteri, renda noto al Paese quanto prima l’esito delle richieste di chiarimento.

 

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