Civico10: Critica e Demagogia

Civico10: Critica e Demagogia

Critica e Demagogia

Nell’ultimo anno la politica sammarinese ha abusato costantemente di parole atte a screditare, in particolare, il lavoro dei movimenti di opposizione sulle manovre attuate dal Governo.

La parola più usata, in particolare da esponenti della maggioranza, è stata demagogia, riferendosi in maniera martellante alle critiche provenienti dall’opposizione. Ma in effetti, a cosa si sottende quando si da del demagogo a qualcuno?

Esiste una grande differenza tra cosa è universalmente considerato come demagogia e quelli che sono, invece, gli atti e le affermazioni portate avanti dai movimenti di opposizione con una legittima “critica”.

Demagogia, per esempio, è affermare che tutti i politici sono sostanzialmente inutili mentre la critica punta piuttosto a verificare l’operato di ognuno di essi e la loro reale efficienza. Una compito che in un sistema democratico spetta innanzitutto ai cittadini che votano, che dovrebbero controllare l’operato e dei propri eletti e l’efficacia del loro agire politico, a cui supplisce l’opposizione di Governo nella quotidianità politica. Civico10 non ha mai detto che la politica è inutile. Anzi, ha sempre sottolineato come a San Marino il fare politica sia considerato troppo spesso come occasione per avere un ritorno personale, piuttosto che come servizio per il Paese come dovrebbe essere. Ha però criticato alcuni provvedimenti proposti dal Governo e dalla maggioranza, perché non ne condivide il metodo (vedi riforma fiscale) o, altre volte, direttamente le finalità (vedi IFP), azione del tutto legittima, anzi obbligatoria per una buona opposizione.

Demagogia è affermare che la situazione di crisi delle famiglie è tutta colpa dei politici mentre la critica consiste nel cercare di recuperare risorse atte a progettare un nuovo sistema economico, denunciando eventuali sprechi e disservizi dopo aver analizzato le relative voci di spesa, cosa che Civico10 ha fatto fin dalla campagna elettorale.

Demagogia è affermare che tutti gli enti e società partecipate dallo Stato sono dei “carrozzoni”, a prescindere dalla loro effettiva efficacia, mentre la critica punta ad analizzare concretamente l’utilità dei vari enti e società partecipate, in relazione al mercato in cui operano.

Infine, demagogia è affermare che tutto ciò che nasce da iniziative civiche sia buono mentre ciò che propongono i partiti sia brutto. Civico10 non ha mancato di sottolineare più volte, e non smetterà di farlo, la eventuale bontà di alcune proposte provenienti da partiti di opposizione, ma anche da partiti di maggioranza. Perché quello che a noi interessa non è la primogenitura dei provvedimenti, quanto entrarvi nel merito.

La legittima critica, quella che il movimento Civico10 porta avanti da quando è nato, è atta ad evidenziare e mostrare ai Cittadini le storture e le contraddizioni nel funzionamento ormai obsoleto dei partiti tradizionali, cercando un cambiamento ma senza demonizzare un modello che, per quanto risulti antiquato ed inadeguato, è comunque garante di democrazia.

Le parole devono essere utilizzate per il loro significato reale. Speriamo che questi brevi esempi possano fare comprendere a chi lo utilizza, la differenza tra demagogia e quello che è, invece, una critica ad un Governo che non vuole ascoltare.

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